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Un giorno mi dirai
Stadio
di S. Grandi – G. Curreri – L. Chiaravalli – S. Grandi
Ed. Curci/Music Union/Giamaica – Milano – Bologna
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato alla mia felicità per te
E tu riderai, riderai, tu riderai di me
Un giorno ti dirò
Che ti volevo bene più di me
E tu riderai, riderai, tu riderai di me
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve piangere mai
E mi dirai che un uomo
Deve sapere difendersi…
Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato agli occhi suoi per te
E tu non capirai, e mi chiederai… «perché»?
E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve arrendersi mai
Tu mi dirai che un uomo
Deve sapere proteggersi…
Un giorno mi dirai
Che un uomo ti ha lasciata e che non sai
Più come fare a respirare, a continuare a vivere
Io ti dirò che un uomo
Può anche sbagliare lo sai
Si può sbagliare lo sai
Ma che se era vero amore
È stato meglio comunque viverlo
Ma tu non mi ascolterai
Già so che tu non mi capirai
E non mi crederai
Piangendo tu
Mi stringerai.. -
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Una ballad che parte acustica e nel ritornello si apre al rock.
Il testo vorrebbe commuovere con quel padre che racconta alla figlia delle cose cui ha rinunciato per lei...il troppo calcolo lo rende freddo.
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ESIBIZIONE 09/02/2016
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Kristen99.
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Io li stimo gli Stadio...ma quando non ce la si fa più a cantare è meglio evitare certe figuracce...
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Tema classico, il rapporto padre-figlia...Disastrosa la prima performance di Curreri...
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Violetta:).
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Un padre che, sebbene fra le lacrime, rinfaccia alla figlia quello che fatto per lei la manda dritta dritta dall’analista...
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E probabilmente dovrebbe andarci pure lui...
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Violetta:).
User deleted
ESIBIZIONE 12/02/2016
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SERATA FINALE 13/02/2016
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Kristen99.
User deleted
La riscossa degli Stadio: "Dedichiamo la vittoria alla nostra storia"
"Non ci conosce solo un pubblico maturo, ai nostri concerti viene un pubblico giovane, innamorato della nostra musica da tanti anni e vede in noi una band vera che fa musica bene, da tanti anni scrive pezzi per altri, lavora per tutti quelli che glielo chiedono. Ci occupiamo di tutto quello che riguarda la musica. Oggi è la festa degli innamorati, noi siamo innamorati della musica, è attraverso la musica che noi quattro abbiamo trovato un legame". Gaetano Curreri commenta così la vittoria degli Stadio alla 66esima edizione del Festival di Sanremo con Un giorno mi dirai, dopo la vittoria, con La sera dei miracoli in duetto virtuale con Lucio Dalla, nella serata delle cover. Seconda classificata Francesca Michielin, terzi Giovanni Caccamo e Deborah Iurato. Quasi quarant'anni di carriera, "proprio nella serata delle cover abbiamo visto che c'è molto amore per tutto quello che abbiamo fatto con la musica. E' sempre stato il nostro progetto: guardare un attimo indietro per proiettarci avanti. Ce l'ha insegnato Roberto Roversi: il valore della memoria, della nostalgia, basta che non si trasformi in malinconia, è un'energia che ti fa guardare avanti, con i piedi ben piantati a terra". Cantando La sera dei miracoli "siamo tornati a essere gli Stadio, forse la prima sera, quando abbiamo debuttato in gara, eravamo un po' intimiditi da quel palco io ho anche avuto qualche problema tecnico con i monitor, non è andata benissimo. Quando siamo saliti sul palco nella serata delle cover siamo tornati a essere gli Stadio. Lucio? Sicuramente mi è arrivata una zoccolata. Quando facevo il tastierista per lui, al primo errore mi dava un'occhiataccia, al secondo mi tirava una zoccolata, al terzo partiva il mazzo di chiavi, al quale Lucio Dalla teneva attaccata anche una pesantissima croce di San Domenico". In conferenza stampa Curreri rivela che Un giorno mi dirai era stata scartata dall'edizione 2015 del festival, sempre con Carlo Conti presentatore e direttore artistico: "L'anno scorso non siamo entrati tra i Big con questo stesso pezzo, ma non era fatto così, era un provino un po' troppo cheap. Non aveva il sound Stadio, il testo era lo stesso, ma il suono non era costruito come nella versione di quest'anno. Non avevamo un disco pronto e saremmo stati costretti a una compilation. Nel frattempo ha preso forma anche un concept album di inediti. Per noi essere venuti quest'anno è stato veramente importante". Valeva la pena aspettare un anno, per trionfare in quel teatro che Curreri dice di aver "amato e odiato". Oltre alla vittoria "principale" e a quella nella serata delle cover, la band porta a casa il premio Bigazzi per la miglior musica e quello della sala stampa radio-tv-web intitolato a Dalla.. -
onorin@.
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MERITATA. Un gruppo umile e sempre poco riconosciuto dalle radio e dal pubblico italiano.
Meritano questo successo. TESTO BELLISSIMO...
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