★ (BLACKSTAR) - Il nuovo singolo di David Bowie [VIDEO]

Il 19 novembre in anteprima su Sky Atlantic HD il video di ★ (BLACKSTAR)

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    ★ (BLACKSTAR)
    Il nuovo singolo di DAVID BOWIE


    Il 19 novembre in anteprima su Sky Atlantic HD il video di ★ (BLACKSTAR), il nuovo singolo di DAVID BOWIE

    Gli abbonati Sky di tutta Europa saranno I primi al mondo a vedere il nuovo videoclip di David Bowie realizzato per il singolo ★ (Blackstar), tratto dall’omonimo nuovo album in uscita in tutto il mondo l’8 gennaio, giorno del compleanno di Bowie. Il video, della durata di 10 minuti, sarà trasmesso in contemporanea e in esclusiva su Sky in Inghilterra, Irlanda, Italia, Germania e Austria giovedì 19 novembre per 21 milioni di abbonati, grazie ad una esclusiva collaborazione tra Sky, David Bowie e Sony Music. In Italia il videoclip sarà visibile in esclusiva giovedì 19 alle 23 e venerdì 20 novembre alle 20 su Sky Atlantic HD e su Sky On Demand. Il brano è stato scritto da Bowie per essere la sigla di apertura della serie crime The Last Panthers, che In Italia debutterà oggi 13 novembre alle 21.10 su Sky Atlantic HD e disponibile anche su Sky On Demand. Il video è diretto da Johan Renck, regista della serie The Last Panthers, sei episodi, è una produzione paneuropea commissionata da Sky UK e dalla francese CANAL+, e vede come protagonisti la nominata agli Oscar e vincitrice di un BAFTA Samantha Morton insieme a Tahar Rahim vincitore di due Cesar, alla star croata Goran Bogdan e al due volte nominato agli Oscar e vincitore di tre BAFTA e di un Golden Globe John Hurt. La serie è una co-produzione della francese Haut et Court TV (‘The Returned’) e dell’inglese Warp Films (‘This is England’) ed è diretta dall’acclamato regista Johan Renck (Breaking Bad, The Walking Dead e dei video di Madonna, New Order, Beyoncé and Lana Del Rey) ed è stata girata tra Marsiglia, Belgrado, il Montenegro e Londra.

    IL TEASER [CLICCA QUI]

     
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    NEWS 19/11/2015

    Il nuovo e 28° album di David Bowie dal titolo “★” (pronunciato “Blackstar”) uscirà l’8 gennaio 2016, su etichetta Iso/Columbia Records in CD, in vinile con copertina fustellata e in versione digitale. “★” è in pre-ordine fin da ora su iTunes, e su Amazon.it in CD e vinile (per visualizzare i contenuti del vinile: http://smarturl.it/blackstar_unboxing). Il singolo “★”, tratto dall’omonimo nuovo album, sarà disponibile per l’acquisto da domani su tutte le piattaforme digitali. Il brano “★” è stato scritto da David Bowie per essere la sigla di apertura della nuovissima serie crime The Last Panthers, che in Italia ha debuttato il 13 novembre scorso, su Sky Atlantic HD. Regista della serie è Johan Renck, che ha diretto anche il cortometraggio del singolo “★”, in anteprima oggi online a partire dalle 22.10 in esclusiva su questo link http://smarturl.it/blackstar_video e su Sky Atlantic HD dalle 23.00!!!

    Il trailer è già disponibile in visione http://smarturl.it/blackstartrailer.

    Pre-order link CD e vinile:

    http://smarturl.it/blackstar_amazon
    www.amazon.it/Blackstar-David-Bowie/dp/B017VORJLA

    Una versione speciale di “★” che include un’esclusiva litografia è disponibile per l’acquisto qui: http://smarturl.it/blackstar_dbstore

     
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    Blackstar
    di David Bowie

    In the villa of Ormen, in the villa of Ormen
    Stands a solitary candle, ah-ah, ah-ah
    In the centre of it all, in the centre of it all
    Your eyes

    On the day of execution, on the day of execution
    Only women kneel and smile, ah-ah, ah-ah
    At the centre of it all, at the centre of it all
    Your eyes, your eyes

    Ah-ah-ah
    Ah-ah-ah

    In the villa of Ormen, in the villa of Ormen
    Stands a solitary candle, ah-ah, ah-ah
    In the centre of it all, in the centre of it all
    Your eyes
    Ah-ah-ah

    Something happened on the day he died
    Spirit rose a metre and stepped aside
    Somebody else took his place, and bravely cried
    (I’m a blackstar, I’m a blackstar)

    How many times does an angel fall?
    How many people lie instead of talking tall?
    He trod on sacred ground, he cried loud into the crowd
    (I’m a blackstar, I’m a blackstar, I’m not a gangsta)

    I can’t answer why (I’m a blackstar)
    Just go with me (I’m not a filmstar)
    I’m-a take you home (I’m a blackstar)
    Take your passport and shoes (I’m not a popstar)
    And your sedatives, boo (I’m a blackstar)
    You’re a flash in the pan (I’m not a marvel star)
    I’m the great I am (I’m a blackstar)

    I’m a blackstar, way up, on money, I’ve got game
    I see right, so wide, so open-hearted pain
    I want eagles in my daydreams, diamonds in my eyes
    (I’m a blackstar, I’m a blackstar)

    Something happened on the day he died
    Spirit rose a metre and stepped aside
    Somebody else took his place, and bravely cried
    (I’m a blackstar, I’m a star’s star, I’m a blackstar)

    I can’t answer why (I’m not a gangstar)
    But I can tell you how (I’m not a flam star)
    We were born upside-down (I’m a star’s star)
    Born the wrong way ‘round (I’m not a white star)
    (I’m a blackstar, I’m not a gangstar
    I’m a blackstar, I’m a blackstar
    I’m not a pornstar, I’m not a wandering star
    I’m a blackstar, I’m a blackstar)

    In the villa of Ormen stands a solitary candle
    Ah-ah, ah-ah
    At the centre of it all, your eyes
    On the day of execution, only women kneel and smile
    Ah-ah, ah-ah
    At the centre of it all, your eyes, your eyes
    Ah-ah-ah


    Stella Nera

    Nella villa di Ormen
    Si trova una candela solitaria, ah-ah, ah-ah
    Al centro di tutto, al centro di tutto
    I tuoi occhi

    Nel giorno dell’esecuzione, nel giorno dell’esecuzione
    Solo le donne si inginocchiavano e sorridevano, ah-ah, ah-ah
    Al centro di tutto, nel centro di tutto
    I tuoi occhi, i tuoi occhi

    Ah-ah-ah
    Ah-ah-ah

    Nella villa di Ormen, nella villa di Ormen
    Si trova una candela solitaria, ah-ah, ah-ah
    Al centro di tutto, nel centro di tutto
    I tuoi occhi
    Ah-ah-ah

    Il giorno in cui è morto è successo qualcosa
    Lo spirito è cresciuto”)di un metro e si fece da parte
    Qualcun altro prese il suo posto, e coraggiosamente urlò
    (Sono una Stella Nera, sono una Blackstar)

    Quante volte cade un angelo?
    Quante persone mentono invece di parlare di fatti scomodi?
    Egli calpestò una terra consacrata, gridò rumorosamente in mezzo alla folla
    (Io sono una Blackstar, sono una Blackstar, io non sono un membro di una banda)

    Non posso rispondere perché (sono una Blackstar)
    Seguimi (non sono una stella del cinema)
    Ti porterò a casa (sono una Blackstar)
    Prendi il tuo passaporto e le scarpe (non sono una stella del pop)
    E i tuoi sedativi, boo (sono un Blackstar)
    Sei un fuoco di paglia [o “meteora”] (non sono una stella da ammirare)
    Sono il grande sono (sono una Blackstar)

    Sono la Stella Nera, gsalgo fin lassù, sul denaro, conosco il gioco
    Vedo il giusto, così tanto, soffro così a cuore aperto
    Nei miei sogni ad occhi aperti desidero le aquile, diamanti nei miei occhi
    (Sono una Blackstar, sono una Blackstar)

    Il giorno in cui è morto è successo qualcosa
    Lo spirito è cresciuto di un metro e si mise da parte
    Qualcun altro prese il suo posto, e coraggiosamente urlò
    (Sono una Stella Nera, sono una Blackstar)

    Non posso rispondere perché (non sono un gangstar)
    Ma posso dirti come (io non sono una stella imbrogliona)
    Siamo capovolti (sono la stella di una stella)
    Nati al contrario (non sono una stella bianca)
    (Io sono una Blackstar, non sono un gangstar
    Sono una Blackstar, sono una blackstar
    Non sono una pornostar, non sono una stella vagante
    Sono una Blackstar, io sono una Blackstar)

    Nella villa di Ormen si trova una candela solitaria
    Ah ah ah ah
    Al centro di tutto, i tuoi occhi
    Il giorno dell’esecuzione, Solo le donne si inginocchiavano e sorridevano
    Ah ah ah ah
    Al centro di tutto, i tuoi occhi, i tuoi occhi
    Ah-ah-ah


    Quando non più tardi di 2 anni fa chiesero a Tony Visconti, storico produttore e collaboratore di David Bowie se “The Next Day” (uscito nel 2013) era da considerarsi appunto l’ultima opera dell’amico e ‘duca bianco’, questi aveva risposto – trattenendo a stento il ghigno – che in realtà in barba ai miscredenti lui un nuovo disco ce l’aveva già pronto. E mai cosa era meno scontata per uno – sempre Bowie – che sul palco c’ha quasi rimesso le penne, arrivando alla decisione evidentemente sofferta di non tenere più nemmeno mezzo concerto dal vivo: cosa della quale però, i più sordi (o forse i più devoti) continuano tuttora a chiedergli conto. Succede così che neanche 48 ore fa Bowie un pezzo nuovo ce l’ha fatto pure sentire: si chiama “Blackstar” ed anticipa l’album di cui porta il nome, in uscita l’8 Gennaio. Lo stesso giorno in cui Mr. Jones soffierà su una torta che conta ben 69 candeline: che dire? Un traguardo invidiabile, senz’altro. Ancora di più l’ennesima celebrazione di una carriera folgorante, che lo ha visto muoversi come un pazzo sempre alla ricerca di un ‘nuovo se stesso’, mai pago delle mode e delle tendenze di alcuni dei migliori decenni della storia della musica vissuti, non bastasse, pure da protagonista: accadeva così che quando il glam non era più di moda, Bowie era già passato al pop e alla canzone d’autore e quando pure questa aveva stancato lui aveva già abbracciato la dance e la musica new wave, tornando spesso al punto di partenza ma sempre col vizio di guadagnare un centimetro, un chilometro rispetto a tutti gli altri. “Blackstar” è tutto questo: è lo sproloquio invidiabile di un autore furbo, che non si è limitato a “fare tesoro dei suoi fallimenti” ma li ha semplicemente snobbati per guardare costantemente altrove: alla faccia degli standard, dei ‘radio edit’, dei dettami dell’fm e di qualsiasi altra palla al piede più di qualcuno abbia tentato di appioppargli ogni santa volta. dieci minuti quasi dieci di canzone che ti chiedi costantemente se sia troppo brutta o troppo bella per essere vera, fino al punto che ogni cosa suonata (praticamente e volontariamente irriproducibile) finisce per fare ‘il giro’ e convincerti ad ogni ascolto del contrario di ciò che pensi. Questo per dire che David Bowie, la cui discografia in larga parte andrebbe presa, sigillata e consegnata ai posteri dei posteri, fa musica anzitutto per chi si sforza di comprenderlo, capirlo: forse commiserarlo. Fa musica per me, che per professione debbo impugnare gli arnesi del mestiere e dire che questo è ‘rock’, ‘metal’, ‘pop’ o ‘rap’ e fa musica per te, caro amico musicista: ce l’ha proprio con te, che ti sbatti tanto alla ricerca della copertina azzeccata, che ricerchi il primo piano nel video della tua band, che ti lamenti perchè nessuno ti viene a vedere anzichè guardare magari alla qualità delle tue canzoni, che quando vieni intervistato cerchi di dire la cosa più fica anzichè parlare di ciò che hai dentro e dovresti invece avere urgenza di vomitare addosso al mondo. Perchè David Bowie, almeno io voglio vederla così, ti sta dando un’ultima chance di guardarti allo specchio suggerendoti pure la risposta, tant’è magnanimo: la musica, fa quel che le pare. A prescindere da me, te, noi, voi, essi e loro. Se vuoi essere grande sii come lui: perchè no, David Bowie non è un musicista. No. David Bowie è come Johan Cruijff: lui è l’inventore della musica totale. E i suoi dischi sono film, vanno visti con le orecchie, non ascoltati: per cui, prima che perda la pazienza, te lo dico io per lui: “te devi da mette seduto”. (Valerio Cesari: Il Fatto Quotidiano)
     
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    DAVID BOWIE
    LA SUA STELLA NERA ILLUMINA L'INIZIO DEL 2016


    Esce l'8 gennaio "★" (da pronunciare "Blackstar"), il 28.mo album in studio dell'artista inglese. Tra jazz, sperimentazione e punti fermi


    Solo un logo nero in campo bianco, con il nome dell'artista scritto con simboli incomprensibili. Sin dalla copertina "Blackstar", il 28.mo album in studio di David Bowie, in uscita l'8 gennaio, lascia intendere come l'artista inglese abbia voluto realizzare qualcosa fuori dal convenzionale. Un album tra jazz, sperimentazione e melodie classicamente bowiane, che riesce ad aggiungere qualcosa alla nutrita discografia del cantante. Se "The Next Day", l'album del suo ritorno a sorpresa nel 2013 dopo 10 anni di silenzio, aveva riportato Bowie indietro nel tempo, con evidenti richiami al suo passato, sin dalla copertina che citava apertamente "Heroes", con "★" l'intenzione è evidentemente opposta. Bowie ha voluto mettere insieme qualcosa di inedito, quanto meno nello spirito. Per questo, affiancato dal suo produttore storico Tony Visconti, ha lasciato a riposi i suoi musicisti abituali per provare l'alchimia di un gruppo di jazzisti alle prese con brani dall'impronta rock. D'altro canto il jazz ha attraversato la carriera di Bowie come una sorta di fiume carsico capace di emergere qua e là. Ora nel piano di Mike Garson ("Aladdin Sane"), ora nel sax di Lester Bowie (in "Black Tie / White Noise"), ora nella collaborazione con Pat Metheny a metà anni 80 ("This Is Not America"). E persino nel drum n' bass di "Earthling", con ritmiche molto affini a più di un pezzo di "★". Adesso Bowie ha portato in superficie tutto questo per farne la matrice portante del suo nuovo lavoro. Non c'è dubbio che "Blackstar", il primo singolo e brano di apertura, sia un po' il manifesto dell'album e al tempo stesso un unicum al suo interno. Una sorta di "Station To Station" del 2015, non tanto per riferimenti melodici o atmosfere, ma per il suo snodarsi su un raggio ampio (10 minuti di pezzo) con continui cambi di direzione. La batteria frenetica, il sax di Donny McCaslin vero protagonista, l'atmosfera malsana che poi si apre in una melodia rasserenante, lampi di synth anni 80 assolutamente fuori contesto: tutti elementi che in qualche modo ritornano nel corso dell'album. Del free jazz si prende soprattutto l'aggettivo: la libertà di mettere insieme anche elementi apparentemente non solo distanti ma persino in contrapposizione è totale. L'impressione è che Bowie abbia preso un pugno di canzoni che aveva pronte e abbia voluto giocarci sopra per renderle meno "ovvie" (le virgolette sono d'obbligo). Lo dimostra il fatto che la sperimentazione stia tutta negli arrangiamenti mentre melodie e armonie sono bowieane al 100% (l'uso di alcuni accordi è suo e solo suo) e anche la presenza, stravolti e impreziositi, di brani già presentati nel passato recente come "'Tis A Pity She Was A Whore" e "Sue (Or In A Season Of Crime)", quasi che le prime versioni fossero state prove in corso d'opera. Il secondo singolo, "Lazarus", fascinoso ed emozionante, sconta un po' la somiglianza (in minore) con "Slip Away" (brano contenuto in "Heathen", 2002), mentre "Girl Loves Me", dall'incedere marziale e l'atmosfera sospesa, è un pezzo che entra sotto pelle lentamente e necessita più ascolti per essere compreso. Il risultato finale è un album scuro, inquieto, dove anche quando la melodia sembra portare su lidi sereni arriva l'accordo che spezza l'incantesimo. A rassicurare che in fondo c'è sempre qualche certezza a cui aggrapparsi ci pensano giusto gli ultimi due brani, "Dollars Day" e "I Can't Give Everything Away". Il primo è una ballad non particolarmente originale, in cui il lampo arriva nel finale, con un loop di batteria elettronica del tutto straniante. Il secondo ricorda il David Bowie più ispirato degli anni Ottanta: un brano arioso, dove per la prima volta le sonorità flirtano con il pop più raffinato. A sessantotto anni David Bowie ha ancora il gusto di provare ad alzare l'asticella: in "★" non solletica nostaglie di vecchi fan, non si veste di giovanilismo per cercarne di nuovi. Bowie fa Bowie. E non è affato poco.


    Tracce

    DOWNLOAD

    1 - Blackstar
    2 - Explicit'Tis a Pity She Was a Whore
    3 - Lazarus
    4 - Sue (Or In a Season of Crime)
    5 - ExplicitGirl Loves Me
    6 - Dollar Days
    7 - I Can't Give Everything Away
     
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4 replies since 17/11/2015, 13:39   79 views
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