GIBELLINA (Sicilia) - IL CRETTO DI ALBERTO BURRI [FOTO]

Il capolavoro di Land Art progettato per la rinascita del Belice

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Pl@net Admin
    Posts
    2,843

    Status
    Offline


    GIBELLINA
    Rivive il capolavoro di Burri


    Fine settimana dedicato al Grande Cretto, il capolavoro di Land Art che l'autore umbro Alberto Burri progettò come contributo alla rinascita dell'area del Belice dopo il tragico sisma del lontano 1968. Un'opera che viene completata con un'installazione multimediale.

    Nuova vita laddove un tempo c'è stata la distruzione. Sembra essere proprio questo il dono di un territorio come quello di Gibellina Vecchia, in Sicilia, dove nel 1968, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, un grande sisma distrusse completamente tutto quello che c'era, provocando oltre mille vittime e quasi centomila senzatetto. La vita della cittadina riprese a fianco dell'antica zona originaria, lentamente, e, in seguito alla tragedia, grazie alla sensibilità di Ludovico Corrao, sindaco che, negli anni Ottanta, chiese l'intervento di aiuto, per ridare vita alla città, a grandi artisti come Mario Schifano, Arnaldo Pomodoro, Alberto Burri. Proprio quest'ultimo, di cui quest'anno celebriamo il centenario della nascita, propose, accettando l'invito del Sindaco, di non creare una nuova città ma di intervenire sulle macerie: fu così che nacque quella che oggi è considerata una delle più grandi opere di Land Art (l'arte realizzata sulla terra e con la terra stessa, intervenendo direttamente sul paesaggio) che esistono nel mondo, nota con il nome di il Grande Cretto.


    Il 17 ottobre, il Grande Cretto di Gibellina, trent'anni dopo l'avvio della sua realizzazione (1985), trova il suo completamento, a seguito della chiusura, avvenuta nel maggio di quest'anno, del cantiere dei lavori che hanno fatto molto discutere sin dal 1989, quando vennero interrotti coprendo circa 66mila metri quadri a fronte degli 86mila previsti. Ciò che restava della città distrutta venne inglobata nel cemento, riprendendo il vecchio assetto urbanistico con le forme di un labirinto bianco che, come un sudario, venne calato sulle rovine del sisma. Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri a Città di Castello, fondata nel 1978 per volontà dello stesso Burri, nel catalogo della mostra "Burri I Cretti", che sarà presentato ufficialmente al museo Riso di Palermo il 16 ottobre, ha così descritto l'opera: "il Grande Cretto di Gibellina ha un corpo percorribile, esso contiene tutto l'antico abitato di quel povero paese della Valle del Belice estintosi in una notte invernale del 1968. Scendendo nelle sue fessure, perdendosi nei suoi dedali che un tempo furono le strade stesse del paese, si alimenta ogni volta il pensiero sulla condizione di quanti abitavano in quella terra". A ridare vita al Grande Cretto, ci pensano ora anche l'artista napoletano Giancarlo Neri (specializzato in installazioni di grandi dimensioni e arte pubblica) con il musicista britannico Robert Del Naja (membro dei Massive Attack non nuovo a incursioni artistiche) che, sabato 17 ottobre 2015, alle ore 20, grazie all'aiuto della multinazionale energetica E. ON, all'interno della prima edizione del "Cretto Earth Fest", presentano "Audioghost68", un'opera realizzata principalmente con luci e suoni, proprio sul grande cretto. Mille "lucciole bianche" si muoveranno dalla sera e per tutta la notte tra le crepe del Cretto, disegnando così una sorta di mosaico luminoso di cui non si possono prevedere le forme che prenderà, anche perché la partecipazione del pubblico e degli attori invitati alla serata, darà fortemente il suo contributo. A tutti gli spettatori che arriveranno, infatti, verranno date torce a led da indossare sulla fronte e sarà chiesto loro di disporsi lungo il perimetro dell'opera a luci spente. Soltanto nel momento in cui verrà dato il segnale, si potranno accendere le torce e avranno inizio anche gli effetti sonori trasmessi da piccole radio dislocate su tutta la superficie del Cretto: sarà alla fine un trionfo di musiche, movimenti, luci, con la partecipazione di Percussion Voyager e Max Passante. Per partecipare gratuitamente alla serata di sabato come uno dei 1000 "attori" che contribuiranno alla realizzazione dell'opera basta prenotarsi qui. I nomi di tutte le persone coinvolte finiranno nei materiali dell'opera. Ma oltre al compimento dell'opera ci sarà ora una seconda fase dei lavori, che prevede una fase di restauro completo del Cretto, già finanziata e in attesa di "imminente avvio". Ci sono voluti 30 anni per completare l'opera di Burri e ora si parla di restauro imminente, ma cosa si intende? Abbiamo chiesto date più esatte sulla partenza dei lavori e sulle cifre dei finanziamenti a Rosario Salvato, vicepresidente della Fondazione Burri, che ha risposto cosi: "Stiamo aspettando la convocazione del Tavolo regionale che gestisce le risorse. Per ora non ci sono date".



    Vincere si deve la sorte. 2010. Installazione Cretto Neri





    Le rovine di Gibellina dopo il terremoto (foto Leonardo Mistretta)

     
    .
0 replies since 19/10/2015, 11:27   58 views
  Share  
.