PRESERVATION (Conservazione) - Blake Little [FOTO]

Corpi nudi imprigionati nel miele

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    Calchi in miele:
    il corpo secondo Blake Little



    Il ritrattista americano indaga l'umanità attraverso una coltre lucida, fluida, vischiosa e dolcissima, che intrappola le persone.




    Persone intrappolate nel miele. È il concetto di conservazione espresso dal ritrattista americano Blake Little, che ha riunito questi incredibili scatti nel libro Preservation (conservazione) ed esposti alla Kopeikin Gallery di Los Angeles dal 7 marzo al 18 aprile 2015. Preservation è un progetto monografico pluripremiato: si tratta del quarto libro prodotto da questo fotografo, che ha anche ritratto moltissime celebrities, pubblicando i suoi scatti sui più importanti magazine del mondo. Persone di ogni estrazione sociale, magre, obese, giovani, anziani: tutte in posa con una “colata” di miele addosso. Una sostanza dal forte nome evocativo: cibo, fragranza, colore, massima espressione della dolcezza e perfino elemento prezioso per la cura del proprio corpo. I suoi impieghi sono molteplici, ma meno frequente è trovarlo nelle arti visive. Eppure la sua consistenza, fluida, trasparente, lucida, vischiosa lo rende – come ha ben dimostrato Little in questi ritratti – un materiale eccezionale. “Alcuni soggetti sembrano combattere, mentre altri paiono essersi arresi al miele. In questo, e in altri modi, le immagini di queste pagine ricordano quelle dei calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio, i cui corpi sono spariti, ma di cui è rimasta la forma diventando una sorta di emblema di quanto sia fugace ed effimera la vita umana”, ha scritto nell’introduzione al libro Kenneth Lapatin, curatore delle opere antiche del Getty Museum. E proprio come i calchi di Pompei, anche i modelli di Blake Little esprimono tutta la loro drammaticità attraverso il proprio corpo. Durante la “colata” di miele era impossibile per loro tenere gli occhi aperti: il risultato è che la sensazione di intrappolamento creato dalla vischiosità della sostanza è espressa attraverso la muscolatura e le espressioni facciali. Una fisicità che rievoca le sculture classiche. Ma l’eccezionalità dell’uso del miele sta anche, secondo quanto ha riferito lo stesso Blake Little, nel “suo modo di diffondere le qualità personali dei soggetti, spesso resi irriconoscibili, e di “democratizzare” il singolo individuo attraverso qualità iconiche universali”.


    Per cercare i modelli adatti alla realizzazione della sua opera, ha postato su una bacheca online un annuncio in cui si cercavano persone per un “progetto artistico”. Con sorpresa, una volta spiegato ai candidati di cosa si trattasse, l’80% di loro ha deciso di restare e di farsi immortalare nudi e inglobati da una coltre di miele. Tra il 2012 e il 2014 ha visto dozzine di persone. Con il risultato di ritrarre il più ampio spettro possibile di umanità.

     
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