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L’incredibile happy end di 15 disastri aerei
(e la natura si impossessa dei relitti).
Un giro per il mondo durato circa tre anni alla ricerca di aerei precipitati i e accomunati da una stessa sorte: l’incredibile lieto fine dovuto a bravura del pilota e semplice fortuna. Tutti sopravvissuti, equipaggio e passeggeri. Non solo. Il fotografo tedesco Dietmar Eckell, in giro per deserti, laghi, montagne sovente sopra i cinque mila metri, ha cercato di ritrarre un aspetto che in queste foto balza all’occhio in modo evidente. Ovvero una sorta di fusione spettacolare (il racconto dettagliato si trova a questo sito: www.dietmareckell.com) tra questi rottami e la natura. Liane che avvolgono fusoliere, sabbia che si fonde con le ali, relitti immersi nel mare e che sembra abbiano una specie di anima. 15 rottami, 15 storie, 15 happy end...
Douglas C-47, febbraio 1950, Yukon (Canada)
Fairchild C-82, gennaio 1965, Alaska
Carvair, giugno 1997, Alaska
Fairchild C-119, giugno 1981, Alaska
Cessna T-50, 1960, Alaska
Cessna 310, dicembre 1993, Australia
B-24 Liberator, ottobre 1943, Papua Nuova Guinea
Douglas C-47, febbraio 1950, Yukon (Canada)
Grumman hu-16 Albatross, agosto 2004, Messico
Avro Shackleton, luglio 1994, Western Sahara
Curtiss C-46 Commando, novembre 1979, Manitoba, Canada
Curtiss C-46 Commando, settembre 1977, Manitoba, Canada
Douglas C-47 R4D-8, novembre 1973, Island
Change Vought F4U Corsair, 1948, Hawaii
Bristol 170, maggio 1956, NWT Canada. -
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La natura se ne è impossessata solamente perchè noi idioti non li siamo andati a recuperare...
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