MONS (Belgio-Vallonia): capitale europea 2015 [FOTO]

Ecco la sede della cultura (con Plzen) in Belgio

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    MONS:
    ecco la sede della Cultura


    La capitale europea per il 2015 è una località della Vallonia dalla notevole unità architettonica, con molte bellezze da scoprire.



    Non tutti sanno dove si trova Mons, capitale europea della cultura del 2015, assieme alla ceca Plzen, che ha appena reso noto un ininterrotto calendario di eventi, esposizioni e manifestazioni destinato a protrarsi per 12 mesi. Questa cittadina della Vallonia, capoluogo della regione belga dell'Hainault a sud-ovest di Bruxelles e non lontana dal confine francese, ha un'origine antica: il nome deriva direttamente dal latino "monte", in quanto il nucleo storico fu fondato su una piccola collina. E' anche sede universitaria, vivace per il via vai di studenti a tutte le ore ed è ricca di testimonianze storiche con molti piccoli tesori artistici come la collegiata gotica brabantina di Sainte-Waudru dai poderosi inconfondibili contrafforti, che risale al 1450, poi interrotta nel 1686, con all'interno un vasto tesoro, una preziosa collezione di oreficeria e solenni statue di alabastro. Vero e proprio simbolo della città di Mons è il beffroi, alto ottantasette metri affettuosamente chiamato "el catiau" dagli abitanti, eretto nel 1673 dopo il crollo della precedente torre dell'orologio: dallo stile sobrio e dalla decorazione classica, con mura in grès di Bray ed elementi decorativi, colonne e pilastri in pietra azzurra, questa torre campanaria barocca riconosciuta patrimonio mondiale dell'Unesco suona le ore con le sue quarantanove campane del suo carillon.


    Si può visitare richiedendolo all'Ufficio del Turismo sulla Grand-Place, la piazza centrale della città con numerosi palazzi gotici, ristoranti e bar con tavolini all'aperto e animati locali al piano terra, dominata dal palazzo dell'Hotel de Ville, il municipio del XV secolo costruito per ordine di Carlo il Temerario da Matheus de Layens, il più celebre architetto del Quattrocento. A sinistra del portale del municipio si può ammirare la curiosa scimmia di guardia in ferro battuto realizzata nel XV secolo: secondo la leggenda locale, porta fortuna a chi le accarezza la testa con la mano sinistra. Nell'area tutta pedonale della piazza è stata ricavata anche un'originale fontana a spruzzo. Il centro cittadino non è grande e lo si percorre bene a piedi apprezzando lo stile architettonico uniforme e armonioso delle sue costruzioni. Fra le istituzioni culturali vanno ricordati i 13 musei cittadini, ristrutturati e rinnovati di recente, con ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese. Da segnalare anche l'edificio in mattoncini rossi degli antichi mattatoi, che accoglie oggi manifestazioni ed esposizioni temporanee dedicate principalmente alle arti plastiche. Mons è teatro ogni anno di una delle più popolari manifestazioni folcloristiche di tutto il Belgio, classificata patrimonio immateriale dell'Unesco: è la festa del Doudou, dove San Giorgio combatte il drago, a cui è dedicato anche un museo che aprirà le porte nei primi mesi del 2015. Appena fuori città si trova l'antico sito minerario del Grand-Hornu, anch'esso patrimonio mondiale Unesco, dove all'archeologia industriale si uniscono esposizioni a rotazione del Museo delle Arti Contemporanee, nonché il Parco di Avventure Scientifiche un originale museo di scienze per tutta la famiglia. Mons è inoltre un'ottima base di partenza per escursioni in Vallonia, la parte francofona del Belgio, terra di ondulate colline e campi coltivati, dove pascolano grandi mucche di razza blu belga, con paesini graziosi, una passione per la buona tavola e numerosi centri di produzione di famose birre. Una destinazione da non mancare a una ventina di km da Mons è lo scenografico. Chateau di Beloeil con il suo grande parco, una piccola Versailles belga. Molto interessante per chi ama le arti decorative e gli interni sontuosi che decorano ancora questo castello ricostruito a seguito di un incendio nel 1906 nelle forme del precedente castello del XIV secolo, questa proprietà privata dei discendenti dei principi di Ligne racchiude una camera da letto con baldacchino che Maria Antonietta volle identico per la sua dimora parigina, una vasta biblioteca in legno con 20.000 volumi e un parco con giardini alla francese disegnati dall'architetto Chevrotet. Per dormire a Mons l'Hotel Dream! è un albergo un po' fuori dal comune sia per il nome, sia per la contaminazione di antico e moderno, con facciata di un'antica chiesa, ma ambiente e stanze ipermoderne. Per mangiare, La Table du Boucher è un piccolo ristorante con ingresso su una via di traffico pedonale non lontano dalla Grand-Place: si mangia carne in un'unica sala dal bel soffitto alto in legno antico decorato con travi a vista.

    www.belgioturismo.it
     
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