LOGHI PUBBLICITARI E MESSAGGI SUBLIMINALI [FOTO]

I loghi pubblicitari contengono messaggi nascosti

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    Toblerone? Un orso che balla:
    loghi pubblicitari e i loro messaggi subliminali





    Non ci avrete mai fatto caso: i loghi delle grandi aziende, entrati prepotentemente nella nostra vita, contengono spesso messaggi nascosti, subliminali, ma con un significato ben preciso. A volte sono difficili da individuare, nascosti nei colori, nelle forme e nei simboli. Un esempio: il Toblerone. Il logo del produttore di cioccolato elvetico mostra, sul monte, il profilo di un orso eretto sulle zampe posteriori, che sembra danzare. Il monte è il Cervino. L’orso invece è il simbolo della cittadina svizzera di Berna, sede del Consiglio Federale e del primo laboratorio per la lavorazione del cioccolato



    Vaio:
    l logo della linea di computer di casa Sony è fresco e moderno. Ma nasconde qualcosa...
    Rappresenta l’integrazione tra l’analogico (l’onda formata dalle lettere «v» e «a») e il digitale (il codice binario 1 e 0, rappresentato dalla «i» e la «o»).




    FedEx:
    trovate la freccia!
    Punta verso destra ed è nascosta nel logo del colosso delle consegne tra la «E» arancione e la «x».
    Dà un senso di movimento, di efficienza. Un chiaro messaggio subliminale, ma decisamente azzeccato.




    Tour de France:
    nella «r» di Tour c’è un ciclista.
    Quella palla gialla nel logo della famosa corsa ciclistica francese non rappresenta solamente il sole estivo.




    Milwaukee Brewers:
    Le iniziali «M» e «B» della squadra di baseball della Major League Baseball (MLB) americana vanno a formare un guantone




    Amazon:
    forse uno dei loghi più riusciti.
    La freccia arancione che collega la «a» alla «z» forma anche un sorriso amichevole (con tanto di fossetta)




    Nbc:
    nel logo della rete tv americana è nascosto il profilo di un pavone




    Sun Microsystems:
    prima di essere acquisita da Oracle, Sun era un importante produttore di computer.

    Il suo logo è un ambigramma perfetto: può essere letto da qualsiasi parte.
    Le quattro «S» visibili nel quadrato sono in realtà formate ciascuna da una «U» e da una «N»




    LG:
    alcuni sostengono che il logo sia un riferimento a Pac-Man.
    Ciononostante, le due lettere formano una faccia che sorride e fa l’occhiolino.




    Coca-Cola:
    e chi l’avrebbe mai detto? Tranquilli, è solo una (curiosa) coincidenza.
    Che il colosso delle bibite ha però sfruttato nella sua ultima campagna in Danimarca.
    Già...perché nel logo (tra la seconda «o» e la «l») si può intravedere la bandiera danese.




    Cisco:
    il logo rappresenta un segnale digitale che allo stesso tempo ricorda la sagoma del Golden Gate.




    Nintendo GameCube:
    La lettera «G» racchiude la «C» visibile in negativo
    il logo della quarta console prodotta da Nintendo (nel 2002) non è solo un cubo all’interno di un cubo.




    Ubuntu:
    il nome, deriva dall’antica parola zulu «umanità».
    il logo del sistema operativo open source rappresenta tre persone che si tengono per mano e guardando verso l’alto.




    Cosa significa «carrefour» in francese?
    Crocevia. Il logo della catena di supermercati richiama infatti le indicazioni stradali con la «C» visibile in negativo




    Unilever:
    la multinazionale produce praticamente di tutto.
    E lo mostra nel logo: nella «U» sono disegnati molti degli ambiti in cui è attiva. Ad esempio: le labbra stilizzate per i prodotti di bellezza




    Formula 1:
    tra la «F» e l’«1» di colore rosso si nascondono i contorni di un «1» in negativo




    Pinterest:
    nella «P» del logo del social network fondato nel 2010 (dedicato alla condivisione di foto, video ed immagini), è incorporata una spilla




    Gillette:
    il messaggio qui è difficile da scovare.
    Tuttavia, si può notare come la «G» e la «i» del nome siano state «affilate».




    Zoo di Colonia:
    nel logo non c’è solo l’elefante. Anche una giraffa, un rinoceronte e la cattedrale della città.




    Galeries Lafayette:
    nel logo un tributo al simbolo della Francia, la Torre Eiffel.




    Via Rail Canada:
    nel logo delle ferrovie canadesi si intravedono i binari del treno




    Zoo di Pittsburgh:
    c’è il gorilla e il leone che si scrutano (in bianco) e i pesci che saltano fuori dall’acqua. Una deliziosa illusione ottica.




    Orchestra sinfonica di Londra:
    le lettere «L», «S», «O» (London Symphony Orchestra) vanno a formare la sagoma di un direttore d’orchestra.




    Bmw:
    il costruttore tedesco di automobili ha un passato nell’aviazione, ciò che viene ricordato anche nel logo.
    Le sezioni bianche rappresentano un’elica mentre quelle blu rappresentano il cielo. Si tratta anche dei colori della bandiera bavarese




    Barilla:
    nel 1952 l’azienda sospese la produzione del pane per dedicarsi esclusivamente alla produzione della pasta di semola e all’uovo.
    Erberto Carboni disegnò un nuovo logotìpo incorniciato in un ovale che, rappresenta il chiaro ed il rosso di un uovo sodo tagliato per metà




    Legambiente:
    c’è un cigno ma anche una foglia e una conchiglia.
    Il cigno verde è opera di Gianni Sassi, grafico milanese che, per la creazione del logo, ha tratto ispirazione da alcune antiche stampe cinesi




    Audi:
    i quattro cerchi nel logo della casa tedesca rappresentano i quattro fondatori nel 1932 del Consorzio Auto-Union: DKW, Horch, Wanderer e Audi, che lo ha poi ereditato.

     
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