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La frase
Le parole “comunicano” tra loro stabilendo dei legami di significato; le parole, cioè si articolano tra loro formando delle frasi. La parte della grammatica che analizza le funzioni delle parole dentro la frase, si chiama sintassi.
La frase, o enunciato, è:
1. un insieme ordinato di parole,
2. unite tra loro da legami di significato,
3. compresa tra due segni di punteggiatura,
4. presenta un solo verbo.
Un insieme di parole
Un elenco di parole non basta a formare una frase.
Es: Una occhio il ha benda pirata sull’.
In questo esempio, le parole, così disposte, non formano una frase perché tra loro manca un preciso ordine. Leggendo il gruppo di parole, tuttavia, si intuisce un possibile significato. Perché diventi una frase è necessario che le parole siano scritte in ordine logico.
Es: Il pirata ha una benda sull’occhio.
Unite tra loro da legami di significato
L’ordine delle parole non è sufficiente a determinare l’esistenza di una frase: è necessario che ci sia anche un legame di significato.
Es: Spesso voi c’erano mare.
Questo insieme di parole non potrà mai essere articolato in una frase perché non ci sono nessi logici a legare i termini tra loro. Infatti, pur ordinando diversamente l’insieme di parole dell’esempio, non si otterrà una frase.
Compresa tra due segni di punteggiatura
La frase è un po’ la “cellula” della lingua: oltre ad articolarsi con le altre frasi formando “organismi” più complessi (i testi), ha una propria autonomia di significato.
Il segno di punteggiatura che la separa dalla frase precedente e quello che la chiude costituiscono i suoi “confini”.
Presenta un solo verbo
Una frase si articola, poi, attorno a un solo verbo.
Es: Il maestro Maurizio conduce la sua lezione con bravura.
Gli alunni lo ascoltano con attenzione.
Sono molto interessati alle sue parole.
Le frasi sono tre perché tre sono i verbi e attorno a ciascuno di essi ruota il significato di ogni singola frase.
Es: Il maestro Maurizio conduce con bravura la sua lezione e gli alunni lo ascoltano con attenzione perché sono molto interessati alle sue parole.
Le frasi sono diventate una sola. L’ introduzione delle congiunzioni ha permesso di sostituire i segni di punteggiatura unendo le tre semplici frasi precedenti in un’unica grande frase.
Questo esempio aiuta a precisare meglio il significato di frase; infatti, è proprio il numero dei verbi che permette di compiere questa distinzione:
• la frase organizzata intorno a un solo verbo è una frase semplice e si chiama proposizione.
• La frase organizzata intorno a più verbi è una frase complessa e si chiama periodo.
Es: Marta beve una tazza di cioccolata è una proposizione perché si articola intorno a un solo verbo.
Marta entra in casa, accende il fornello, prepara una tazza di cioccolato e la beve con piacere è un periodo perché si organizza intorno a più di un verbo ( in questo caso sono quattro)
Nel periodo si distinguono più frasi legate tra loro da segni di punteggiatura “lievi” (virgola, due punti, punto e virgola) e da congiunzione. Anche le preposizioni possono contribuire a legare le frasi.
Es: Marta accende il fornello per prepararsi una squisita cioccolata.
Minimo in due
La proposizione, come in ogni singola frase che costituisce un periodo, è formata da due elementi essenziali intorno ai quali si organizzano tutti gli altri.
Il verbo è la parola che esprime ciò che si dice del protagonista della frase. L’altro elemento è il protagonista stesso della frase.
Es: L’esploratore raggiunse la sorgente
L’esploratore è il protagonista dell’ azione
raggiunse è il verbo, esprime l’azione compiuta dal protagonista
la sorgente è il complemento della frase
Il verbo prende il nome di predicato perché “predica” cioè “dice, esprime”, l’azione compiuta o subita da parte del protagonista oppure un suo modo di essere.
Il protagonista della frase si chiama, soggetto.
Soggetto e predicato sono gli elementi essenziali della frase: in pratica il “minimo indispensabile” per dare vita a un enunciato. Sono chiamati perciò coppia minima. La frase a cui danno origine prende il nome di frase minima.
Es: Luigi singhiozza
La frase è composta solo da elementi base, perciò non è difficile distinguere il soggetto dal predicato. E’ più complicato ritrovarle in una frase più articolata.
Es: Questa mattina Sara innaffia le aiuole dei giacinti.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 11:53. -
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Il soggetto
Il soggetto, o protagonista della frase, può essere espresso da:
• un nome comune preceduto dall’ articolo. Es: La lepre saltava
• un nome proprio. Es: Leonardo dipinse la Gioconda
• un pronome. Es: Io lavoro, tu riposi!
Una frase può avere un doppio soggetto.
Es: Sherlock Holmes e Watson seguirono le tracce.
Sherlock Holmes e Watson entrambi compiono l’azione di seguire: sono un soggetto unico.
Il soggetto sottinteso
Nella frase il soggetto può essere nascosto.
Es: Dipingo
Suonava.
Parleremo.
Il soggetto “non scritto” è comunque facilmente individuabile, ricorrendo alla persona del verbo. Un soggetto di questo tipo di dice sottinteso.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 11:55. -
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Il predicato verbale
Il predicato è il verbo della frase. Può essere espresso in tre diverse forme.
Es: Camillo lava il ponte il verbo esprime l’azione compiuta dal soggetto: è di forma attiva.
Il ponte è lavato da Camillo il verbo esprime l’azione subita da soggetto: è di forma passiva.
Camillo si prepara per lo sbarco il verbo esprime un’azione che inizia e finisce nel soggetto : è di forma riflessiva.
Il predicato, in questi casi, è definito verbale.
Es: Lo squalo afferrò la preda.
Il bersaglio è colpito dal proiettile.
Le ballerine volteggiavano sul palcoscenico.
Federica si disseta con l’acqua.
Il predicato nominale
Può succedere che il predicato non esprima azioni
Es: Camillo è timido esprime una qualità del soggetto
Camillo è un marinaio esprime una specificazione del soggetto.
In questi casi il verbo della frase è ESSERE, seguito da:
• un aggettivo (è timido)
• un nome con il suo articolo ( è un marinaio)
Questo tipo di predicato è chiamato nominale.
Es : Tu sei infuriato
Io sono uno studente.
Noi siamo felici del vostro arrivo.
La mosca è un insetto noioso.
Essere e il predicato
Distinguere i due tipi di predicato è abbastanza semplice. Il predicato nominale è composto da una voce del verbo essere per la gran parte dei casi, ma può essere formato anche dai verbi sembrare e parere seguiti da un aggettivo o da un nome.
Es: Camilla pare affaticata.
Claudio sembrava molto felice.Attenzione!
In alcuni casi il verbo essere c’è, ma fa da ausiliare a un verbo intransitivo o accompagna la forma passiva del verbo: perciò concorre a formare il predicato verbale.
Es: Lia è andata a Bologna il verbo essere è ausiliare del verbo andare.
Lia è stata accompagnata da suo fratello il soggetto subisce l’azione di essere accompagnato, il verbo è espresso in forma passiva.
Es: Lia è (sta) in Piazza del Nettuno.
In Piazza del Nettuno c'è (si trova) una fontana
In queste frasi il verbo essere significa stare, trovarsi e ha, perciò, la funzione di predicato verbale.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 11:57. -
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Gruppo nominale e gruppo verbale
Raramente noi ci esprimiamo usando solamente frasi minime; nella vita di ogni giorno, colloquiamo con gli altri attraverso enunciati ricchi di tanti elementi. In genere si tratta di informazioni riferite al soggetto o al predicato.
Es: La nave salpa
La nave della “Costa Crociere” salpa dal porto di Napoli
La frase minima si è espansa, cioè “si è allungata nelle due direzioni” (sia da parte del soggetto che da quella del predicato), grazie all’aggiunta di nuove informazioni, che approfondiscono il messaggio, dettagliandolo.
Il soggetto, insieme alle informazioni che lo arricchiscono (la nave della “Costa Crociere”), costituisce il gruppo nominale (GN).
della "Costa Crociere" è espansione del soggetto che precisa di quale nave si tratta.
Il predicato, insieme alle informazioni che lo ampliano (salpa dal porto di Napoli), forma il gruppo verbale (GV).
dal porto è espansione del predicato verbale e precisa il luogo della partenza
di Napoli è espansione dell'espansione e precisa di quale porto si tratta
Le espansioni o complementi
I gruppi di parole che arricchiscono la frase minima (espansioni) si chiamano complementi, perché contribuiscono a completare la frase e possono fornire informazioni di ogni tipo.
Es: Il fratello di Marta arrivò in ritardo in ufficio per il traffico
Il fratello soggetto
di chi? di Marta ( specifica di chi si tratta)
arrivò predicato verbale
come?
in ritardo indica il modo in cui è arrivato
dove?
in ufficio indica il luogo di arrivo
perché?
per il traffico indica il motivo del ritardo
Nella frase d’esempio ciascuna informazione (complemento) è introdotta da una preposizione ( semplice o articolata)
L’ espansione diretta
C’è invece un’ espansione che sta a “diretto contatto” con il predicato.
Es: Aladino saluta la principessa Jasmine
Aladino soggetto
saluta predicato verbale
chi?
la principessa Jasmine
Il ragazzo trova la lampada
Il ragazzo soggetto
trova predicato verbale
che cosa?
la lampada
Chiama il genio
Lui soggetto sottinteso
chiama predicato verbale
chi?
il genio
I gruppi di parole la principessa Jasmine, la lampada, il genio, si collegano al resto della relativa frase senza ricorrere alle preposizioni.
Per questo motivo si chiamano espansioni dirette(complemento oggetto).
La funzione dell’espansione diretta è quella di “accogliere l’azione compiuta dal soggetto”. Infatti proprio sul complemento oggetto ricade l’azione espressa dal verbo e compiuta dal soggetto stesso.
Riconoscere il complemento oggetto
Le domande chiave che aiutano a riconoscere il complemento oggetto sono : Chi? o Che cosa?
Attenzione però! Il complemento oggetto è presente solamente nelle frasi con verbi transitivi, con verbi cioè che permettono il passaggio dall’azione dal soggetto al complemento oggetto.
Una domanda diversa da Chi? Che cosa? è un altro segnale del fatto che nella frase non c’è un complemento oggetto.
Predicato nominale o complemento oggetto?
Queste due parti della frase non possono convivere.
Es: Federico è un ragazzo tranquillo
Federico soggetto
è non esprime un’azione, ma un modo di essere
un ragazzo tranquillo indica l’appartenenza del soggetto alla categoria “ragazzi tranquilli”. Non è complemento oggetto, ma completa il predicato: è predicato nominale.
Essendo un’espansione diretta, il complemento oggetto è legato alla frase senza necessità della preposizione e, in genere, si trova dopo il verbo. Può accadere che, però, sia introdotto da un articolo partitivo e generare qualche dubbio.
Es: La mamma compera delle pesche
La mamma soggetto
compera predicato verbale
che cosa?
delle pesche complemento oggetto
Il modo migliore per evitare errori, è dunque, dopo aver riconosciuto il verbo e il soggetto, porsi sempre la domanda magica: Chi? Che cosa?
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 12:16. -
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Le espansioni indirette
I gruppi di parole che arricchiscono una frase possono essere numerosi e di diverso tipo. Per riconoscere un’espansione indiretta, come per quella indiretta, esistono delle domande chiave. Nella tabella sono raccolti i complementi che si incontrano con più frequenza, accompagnati dalle relative domande.
Quando il soggetto è… passivo
Nelle frasi passive il soggetto subisce l’azione. In queste frasi non è il soggetto a compiere l’azione, ma un altro elemento dell’enunciato.
Es: Il signor Amedeo ( soggetto) è stato colpito (predicato verbale)
da che cosa?
da una pallonata proprio sul naso
L’enorme ematoma (soggetto) è stato curato (predicato verbale)
da chi?
dal medico del pronto soccorso
Ora il nasone (soggetto) è stato coperto (predicato verbale)
da che cosa?
da un’ evidente fasciatura
Chi agisce nella frase passiva costituisce l’espansione indiretta e prende il nome di complemento di agente.
Attenzione!
Tuttavia va fatta una distinzione. Se ad agire è una persona è complemento d’agente; se non è una persona ad agire, ma è l’effetto di un’azione compiuta da qualcuno non indicato nella frase, è complemento di causa efficiente.
L’enorme ematoma è stato curato ( soggetto + predicato verbale) dal medico complemento d’agente
Il signor Amedeo è stato colpito( soggetto + predicato verbale) da una pallonata complemento di causa efficiente
L’attributo
I soggetti e i complementi sono costituiti non soltanto da nomi, articoli, o preposizioni, ma spesso sono accompagnati da aggettivi ( qualificativi, numerali, dimostrativi, possessivi,…) che, nell’analisi logica, prendono il nome di attributi e si analizzano così:
Es: Il mio ( agg. possessivo) abito è macchiato
Il mio abito soggetto + attributo
Tre ( agg. numerale) uccellini sono appoggiati sulla grondaia
Tre uccellini soggetto + attributo
Questa ( agg. dimostrativo) camicetta nuova (agg. qualificativo) mi piace molto.
Questa camicetta nuova (agg. qualificativo) soggetto + attributi
Nel mio (agg. possessivo) negozio preferito ( agg. qualificativo) compro tanti ( agg. indefinito) indumenti colorati (agg. qualificativo)
Nel mio negozio preferito complemento di luogo + attributi
tanti indumenti colorati complemento oggetto + attributi
I pronomi personali e l’analisi logica
Nell’analisi logica i pronomi personali hanno un ruolo importante e possono svolgere funzioni diverse.
Es. Tu monti la tenda soggetto (espresso)
Guardate il gatto in giardino
(voi) soggetto (sottinteso)
Noi vi seguiremo! chi? Voi ( complemento oggetto)
Piera mi parlò a chi? a me (complemento di termine)
In atri casi, il complemento è espresso con un pronome.
Es: Parto con lui ( complemento di compagnia)
Ascoltami ( complemento oggetto)
Pensa a te ( complemento di termine)
Attenzione però alla forma riflessiva del verbo (mi lavo, ti vesti, si pettina,…) : in essa il pronome fa parte a tutti gli effetti del verbo.
L’apposizione
Soggetto e complemento si possono arricchire, oltre che di uno o più aggettivi ( attributi), anche di un altro nome.
Succede quando chi scrive (o parla) vuole aggiungere un’informazione in più o desidera essere più preciso circa il soggetto o il complemento. Questo nome aggiunto si chiama apposizione.
Es: La regione ( apposizione del soggetto) Lombardia (soggetto) non è bagnata dal mare.
Per strada ho incontrato il maestro (apposizione del complemento oggetto) Maurizio (complemento oggetto)
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 12:10. -
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Segui la mappa
per ripercorrere le spiegazioni e fissare i concetti
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 12:12.