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Il pronome
Il pronome è una parola che sostituisce il nome, svolgendo il suo compito. In questo modo permette di evitare ripetizioni quando si parla o si scrive. A seconda del significato e della funzione, i pronomi si distinguono in:
pronomi personali io, tu, essi, la, gli, glieli,…
pronomi possessivi mio, sue, nostro,…
pronomi dimostrativi questa, colui, ciò,…
pronomi indefiniti taluni, certi, alcune,…
pronomi interrogativi ed esclamativi quali, che, chi, quante,…
pronomi relativi che, cui, il quale,…
I pronomi personali
I pronomi personali permettono di indicare una persona, un animale e una cosa senza ripeterne il nome. In genere si trovano davanti al verbo e si differenziano a seconda della persona (1ª , 2ª oppure 1ª e della 3ª ) che sostituiscono e del numero ( singolare o plurale):
I pronomi di 1ª e 2ª persona (singolare e plurale) non variano al maschile e al femminile, i pronomi di 3ª persona ( singolare e plurale) differiscono in base al genere del nome che sostituiscono.
Es: Marta ride Lei ride.
Fausto ride Lui ride.
Bea e Tea ridono Esse ridono.
Luca e Leo ridono Essi ridono.
Parole multiuso
I pronomi personali possono avere diverse funzioni
Protagonisti
• I pronomi io, tu, egli ( ella, esso, essa), noi, voi, essi (esse) sostituiscono il protagonista di una frase (soggetto).
Es: Io finirò tra poche ore.
Tu bevi una tazza di tè.
Egli non è ancora arrivato (oppure) Lui non è ancora arrivato.
Ella è la mia vicina di casa (oppure) Lei è la mia vicina di casa.
Il pronome lui sostituisce sempre più spesso egli, mentre il pronome lei ha ormai preso il posto di ella, che, in pratica, non è più utilizzato.
I pronomi personali essi ed esse sono sempre più spesso sostituiti dal pronome loro, che è invariabile.
Es: Domani noi verremo a trovarti.
Voi avete una partita.
Ieri essi sono andati in piscina ( oppure) Ieri loro sono andati in piscina.
Esse si sono divertite molto! (oppure) Loro si sono divertite molto!
• Osserva come i pronomi personali sostituiscono un nome nella funzione di protagonista (soggetto).
Es: La zia suona il violino: lei è un’apprezzata concertista.
Maurizio ed io partiamo per le vacanze: noi andiamo al mare.
Tu e Luisa siete vicine di casa: voi siete molto amiche.
Il gatto e il cane sono davanti al camino: essi riposano al calduccio.
Oggetto dell’azione
I pronomi personali possono sostituire anche il nome della persona, dell’animale o della cosa su sui cade l’azione: lo scopo è sempre quello di evitare la ripetizione del nome.
Es: Fido rincorre la palla e rincorre (che cosa?) la palla.
Fido vede la palla e la rincorre.
A seconda delle persone scriviamo e diciamo…
• La mamma punisce (chi? che cosa?) me La mamma mi punisce.
• Francesco aiuta te Francesco ti aiuta.
• Il medico visita lui Il medico lo visita.
• Un rumore sveglia lei Un rumore la sveglia.
• La nebbia avvolge noi La nebbia ci avvolge.
• Gli amici festeggiano voi Gli amici ci festeggiano.
• Molte persone invidiano loro Molte persone li (le) invidiano.
Completano la frase
I pronomi personali possono contribuire al complemento della frase accompagnandosi alle preposizioni semplici.
Es: Luigi parla ( di chi?) di me.
A te (a chi?) interessa la mia collezione di figurine.
Da loro ( da chi?) si mangia benissimo.
Non capisco che cosa trovi (in chi?) in lui.
Trascorro (con chi?) con lei molto tempo.
Su me ( su chi?) puoi contare.
Per noi ( per chi?) sei un amico.
Che la cosa resti ( tra chi?) tra noi.
Siedi (fra chi?) fra me e Teo.
• Matteo ha scritto a me (a chi?) una lettera Matteo mi ha scritto una lettera.
• Il vento scompiglia i capelli a te Il vento ti scompiglia i capelli
• La situazione suggerì a lui di tacere La situazione gli suggerì di tacere
• Un ladro rubò a lei un gioiello Un ladro le rubò un gioiello.
• La tua proposta interessa a noi La tua proposta ci interessa.
• Lara parla a voi con chiarezza Lara vi parla con chiarezza.
• Tu hai dato a essi poco tempo Tu hai dato loro poco tempo.
Come si dice ?
A me o mi!
La forma a me e il pronome mi hanno lo stesso significato, quindi o si usa l’una o si usa l’altro. Per questo non si dice “ A me mi piace” ma si dice “ A me piace” oppure “ Mi piace”. Questa regola vale per tutte le altre forme pronominali.
Gli o le?
Nell’uso dei pronomi di 3ª persona singolare gli e le, facciamo attenzione a evitare gli scambi di genere.
Gli a lui
Le a lei.
Quindi si scrive…
Marta vede Simona e le indica la strada ( perché Simona è un nome femminile)
Marta vede Simone e gli indica la strada ( perché Simone è un nome maschile)
Gli o loro?
Nell’uso dei pronomi di 3ª persona gli e loro, facciamo attenzione a evitare scambi di numero.
Gli a lui.
Loro a essi.
Quindi si scrive…
Telefono a Luca e gli chiedo come sta. (perché Luca è uno solo, singolare)
Telefono a Luca e Mattia e chiedo loro come stanno. ( perché Luca e Mattia sono più di uno, plurale)
Inoltre si dice…
Ho chiesto loro di dire la verità e nonCi ho chiesto di dire la verità.
Apparecchia tu! e non Apparecchia te !
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 13:37. -
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L’ortografia e il pronome
La storia infinita di h si intreccia anche con l’uso dei pronomi personali, quando essi precedono alcune forme del verbo avere.
Davanti alle voci del verbo avere che vogliono l’iniziale h (ho, hai, ha, hanno), i pronomi lo e la perdono l’ultima lettera e si apostrofano. Per evitare errori ortografici bisogna prendere in considerazione
• Il tempo del verbo
Es: Lo mangio, la legge presente
L’ho mangiato, l’ha letta passato prossimo
• Il significato dell’espressione
Es: L’anno delle Olimpiadi è molto diverso da l’hanno comperato.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 13:40. -
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Le particelle pronominali
I pronomi mi, ti, lo, gli, la, ci, vi, li, le, chiamati anche particelle pronominali, a volte si accodano al verbo formando un’unica parola.
Es: Ecco una castagna: prendila! prendi essa (la castagna)
Per favore, portami quella cesta. (porta a me )
Raccogliamole in fretta: sta per piovere! raccogliamo esse ( le castagne)
Seguitemi, presto! seguite meLa forma riflessiva
Le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi accompagnano la coniugazione del verbo nella forma riflessiva, cioè quando il protagonista della frase agisce su se stesso.
• Io mi pettino Io pettino (chi?) me stesso.
• Tu ti bagni Tu bagni te stesso.
• Egli si lava Egli lava se stesso.
• Noi ci curiamo Noi curiamo noi stessi.
• Voi vi preparate Voi preparate voi stessi.
• Essi si vestono Essi vestono se stessi.
Per la 3ª persona, la forma riflessiva può essere espressa con la particella sé, oppure se (non accentato) seguito dagli aggettivi stesso o medesimo.
Es: Marta conta su di sè Marta conta su se stessa.
Teo e Bea parlano di sé Teo e Tea parlano sempre di se medesimi.
I pronomi si prendono per mano
A volte i pronomi “viaggiano in coppia”, cioè si combinano tra loro.
Queste forme pronominali si trovano solitamente davanti al verbo, ma possono anche unirsi al verbo.
Es: Matteo comprò una torta e te la regalò!
Tu dicesti alla mamma: “Per favore, tagliacela!”
Il pronome gli, a volte, si unisce con le forme lo, la, li, le, ne, formando i pronomi glielo, gliela, glieli, gliele, gliene.
Es: Questo è l’astuccio di Sandro: glielo devo ridare
Questa è l’agenda di Carla: gliela devo ridare.
Non si dice…
I quaderni? Portaglieli a lui ( perché gli e lui hanno la stessa funzione)
Ma si dice…
I quaderni? Portali a lui. oppure I quaderni? Portaglieli.
Ci vuole l’apostrofo!
Quando alcune forme pronominali precedono le voci del verbo avere, si apostrofano.
Es: me l’hai te l’ho ve l’ho
Me l’ha Te l’ha Ve l’hai
Me l’hanno te l’hanno ve l’ha
Me l’avevano Te l’avrò ve l’hanno
Anche davanti alle forme verbali è ed era, alcuni pronomi si apostrofano
Es: Non m’è mai capitato! Non m’era mai capitato!
T’è arrivata la lettera? T’era arrivata la lettera?
S’è persa. S’era persa.
Mara c’è corsa incontro. Mara c’era corsa incontro.
V’è mai accaduto? V’era mai accaduto?
Pronomi e avverbi
Attenzione a ci, vi e ne… Le tre particelle, infatti, hanno la funzione di avverbi di luogo. Anche se nell’uso abituale non badiamo alla differenza, è però importante conoscere la loro doppia funzione.
Pronome personale
Camilla ci (noi) sta ascoltando
Filippo ne ( di questa cosa) parla spesso
Io vi (a voi) telefono
Avverbio
Ci (in questo posto) sono i pennarelli?
Non me ne (da qui) vado
In America?Vi (in quel posto) tornerò appena posso.
Articoli o pronomi?
I monosillabi la, le, lo e gli non sempre sono articoli, ma possono essere anche dei pronomi: se precedono un nome o un aggettivo sono degli articoli.
Es: la poltrona; le stette vie; lo scivolo; gli amici sinceri.
Se precedono un’azione sono dei pronomi.
Es: La saluteremo; le parlai; lo conosci; gli fecero.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 13:45. -
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I pronomi indicativi
Gli aggettivi indicativi ( possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed esclamativi) possono trasformarsi in pronomi, quando sottintendono il nome a cui si riferiscono.
Es: Il mio maglione è rosso, il tuo è verde. ( sottintende il nome maglione)
Chi sta suonando il campanello? (sottintende il nome persona)
Ecco i pasticcini! Quali preferisci? ( sottintende il nome pasticcini)
Preferisci questo quadro o quello? ( sottintende il nome quadro)
Alcuni orsi pescano, altri riposano. ( sottintende il nome orsi)
I pronomi possessivi
Sottintendono il nome della persona, dell’animale o della cosa posseduti e indicano il possessore. Si riconoscono facilmente perché non sono seguiti dal nome e sono preceduti da un articolo determinativo o da una preposizione articolata.
Nel cesto ci sono i vostri dolci e i nostri
In questo esempio il pronome sottintende che:
• le cose possedute sono dolci
• i dolci appartengono a noi
Il tuo diario è ordinato, mentre il mio è sgualcito
In questo esempio il pronome sottintende che:
• l’oggetto sgualcito è il diario
• il diario appartiene a me
I pronomi dimostrativi
Come i rispettivi aggettivi, i pronomi dimostrativi indicano la posizione di una persona, di un animale o di una cosa e ne sottintendono anche il nome.Non voglio quello zaino, ma questo!
In questo esempio il pronome sottintende:
• il nome zaino
• la posizione dello zaino
Questi o quegli
Anche se “suonano” al plurale si usano solo al singolare; si riferiscono solo a persone (o personaggi) e non sono da confondere con le vere e proprie forme plurali.
Es: Lupin III e Asterix sono entrambi personaggi dei fumetti. Ma questi (cioè Lupin III) è un ladro astuto, mentre quegli ( cioè Asterix) è un grande guerriero.
Questi due pronomi sono poco usati: generalmente sono sostituiti da questo e quello.
Costui ( costei, costoro) o colui ( colei, coloro)
Anche questi problemi si riferiscono solamente alle persone e sono forme usate in frasi con un certo “tono”.
Es: Costui è un imbroglione!
Chi è costei?
Costoro mentono.
Leo è colui che abita accanto a me.
Quella ragazza è colei che mi ha aiutato.
Tu pensi a coloro che soffrono.
Sono forme poco usate e spesso sostituite dai pronomi questo e quello.
Ciò
Significa questa cosa/ queste cose oppure quella cosa/ quelle cose e non può mai sostituire il nome di una persona, animale o cosa specifici.
Es: Ciò di cui parlo… Dimmi ciò che vuoi… Di ciò parleremo domani.
I pronomi indefiniti
Indicano una qualità imprecisata di persone, di animali e di cose e ne sottintendono il nome.Ho scattato molte fotografie, ma poche sono ben riuscite.
In questo esempio il pronome sottintende:
• il nome fotografie
• indica la quantità di fotografie riuscite
Anche i pronomi indefiniti, come i dimostrativi, sono numerosi quanto gli aggettivi, ma comprendono altre forme.
Uno /una (da non confondere con l’articolo indeterminativo o un aggettivo numerale), qualcuno/ qualcuna, chiunque, ognuno/ ognuna, chicchessìa, altri si riferiscono generalmente a persona.
Qualcosa, checché, alcunché, niente e nulla si riferiscono a cosa.La giusta ortografia
Si scrive qual è e non qual' è; quant’è e non quant è.
I pronomi interrogativi ed esclamativi
Corrispondono ai rispettivi aggettivi, ma comprendono anche il pronome chi, utilizzato nelle domande e nelle esclamazioni riferite a una persona.
Es: Chi mi ha telefonato? Chi ha vinto deve essere premiato!
Anche i pronomi interrogativi ed esclamativi sottintendono il nome di una persona, di un animale o di una cosa dei quali si chiedono informazioni o su cui si esprime un parere.
Es: Le tue figurine…Quante (figurine)sono?
Ho tante figurine doppie: quali (figurine) vuoi?
(Milea)
Edited by Milea - 5/5/2014, 20:28. -
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Il pronome relativo
La funzione di questo pronome è chiaramente spiegata dal suo stesso nome: ha infatti il compito di sostituire il nome e di mettere in relazione due frasi.
Es: Dario ha adottato un cane. Il cane era stato abbandonato.
Dario ha adottato un cane che era stato abbandonato.
La parola che, oltre a collegare le due frasi, sostituisce il nome (cane): in questo modo rende il discorso più scorrevole e senza ripetizioni. I pronomi relativi sono: il quale (la quale, i quali, le quali), che, cui, chi.
I pronomi il quale e che
Il pronome il quale varia nel genere e ne numero. Infatti scriviamo: L’amico con il quale mi confido... L’amica con la quale mi confido… Gli amici con i quali mi confido… Le amiche con le quali mi confido.
Il pronome che è invariabile ed equivale alle forme il quale, la quale, i quali, le quali.
Es: Pinocchio incontra Lucignolo che (il quale) lo accompagna nel Paese dei Balocchi.
Cappuccetto Rosso, che (la quale) deve raggiungere la nonna, attraversa il bosco.
Biancaneve incontrò i Sette Nani che ( i quali) tornavano dalla miniera.
Le streghe, che (le quali) abitavano nelle grotte, prepararono una pozione malefica.
Come riconoscere che, pronome relativo
La parola che può avere diverse funzioni: pronome relativo, congiunzione, aggettivo o pronome interrogativo o esclamativo.
Per distinguerla nella funzione di pronome relativo basta fare una “sostituzione”, cioè scambiarla con il quale: se la frase non viene stravolta nella logica e nel significato, è sicuramente pronome relativo.
Es: Conosco Luca che possiede un acquario. Conosco Luca il quale possiede un acquario.
La frase mantiene il suo significato: che è un pronome relativo.
Tutti sanno che il faro guida i naviganti. Tutti sanno il quale faro guida i naviganti.
La frase non mantiene il suo significato: che è una congiunzione.
Che magia sarà? La quale magia sarà?
La frase non mantiene il suo significato: che è un aggettivo interrogativo.
I pronomi che e il quale possono svolgere la funzione di soggetto (protagonista) o complemento diretto (oggetto dell’azione).
Es: Ho incontrato la zia che ( soggetto) andava al cinema.
Mario assaggia una fetta di torta che (la torta complemento oggetto) la mamma ( soggetto) ha preparato.
Il pronome cui
E’ un pronome invariabile nel genere e nel numero ed equivale alle forme della quale, al quale, con il quale, … che lo possono sostituire.
Preceduto dalle preposizioni semplici (di cui, a cui, da cui, …), espande e completa la frase. Svolge, cioè, la funzione di complemento indiretto.
Quando il pronome il quale sostituisce il pronome cui, vuole la preposizione articolata, e non quella semplice.
Es: La ragazza con cui (con la quale, con chi? indica la compagnia) gioco a pallavolo è una mia compagna di scuola.
Il divano su cui (sul quale, dove? indica il luogo) mi riposo è molto comodo.
Sono rare le giornate in cui ( nelle quali, quando? indica il tempo) posso concedermi un po’ di riposo.Ricorda
Cui pronome personale qui avverbio di luogo
Es: Lo spettacolo di cui ( di che cosa? pronome relativo) ti ho parlato si è tenuto proprio qui ( dove? avverbio di luogo)in città.
Il pronome chi
E’ un pronome invariabile e ha il significato delle forme miste colui che, colei che, coloro che, con le quali può essere sostituito.
Es: Chi dorme non piglia pesci.
Apprezzo chi ammette le sue colpe.
Tu pensi a chi ha bisogno.
Chi tace, acconsente.
(Milea)
Edited by Milea - 13/6/2014, 13:50. -
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per ripercorrere le spiegazioni e fissare i concetti
(Milea)
Edited by Milea - 5/5/2014, 20:32.