Le mani

Edvard Munch, 1893

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    Edvard Munch
    Le mani
    1893
    Olio su tavola
    91X77cm
    Munch museet - Oslo







    La donna in questo dipinto è rappresentata in tutto il suo potere. L'alone di turbamento di Pubertà e l'atmosfera allusiva della Voce vengono abbandonate per una rappresentazione assolutamente esplicita.
    Ogni ambientazione, si tratti di stanza o di un paesaggio, è soppressa e l'artista mette in scena una raffigurazione esclusivamente psicologica.


    voice3

    Edvard Munch
    La voce
    1893
    Olio su tela
    90X120cm
    Munch museet - Oslo


    La figura non ha tratti individualizzati, ma simboleggia l'essenza della femminilità munchiana: le labbra rosse, gli occhi in cui si addensa l'ombra, il corpo seminudo mostrato nell'offerta della sensualità.
    La componente erotica è accentuata dalla posizione delle braccia, incrociate dietro la testa, e dal vestito che scivola sui fianchi, che lascia intravedere senza mostrare completamente.

    E' come se l'artista rielaborasse in versione moderna del prototipo della Venere di Milo, ma la bellezza ideale e irraggiungibile della statua greca viene corrotta dalla violenza del desiderio maschile.
    Il pittore sceglie infatti una cromia scura e una resa pittorica cruda, quasi brutale; il supporto non viene preparato e Munch non lo dipinge completamente.

    Dai margini del quadro si protendono verso il corpo della donna enormi mani che sembrano provenire direttamente dal nostro spazio.
    L'opera anticipa di quasi un decennio l'Espressionismo: verosimiglianza e realismo vengono pressochè annullati, in favore del predominio assoluto dell'impatto emotivo. La bramosia febbrile e rapace della mani pare materializzare uno dei sogni che nel giro di pochi anni Freud avrebbe commentato nei suoi studi psicanalitici.

    La rappresentazione dinamica, la superficie volutamente incompiuta, l'energia della pennellata e del colore chiariscono il debito pittorico dei fauves e il gruppo tedesco Die Brucke avranno nei confronti di Munch, nel quale riconosceranno sempre un maestro e un precursore. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 9/7/2014, 20:27
     
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