TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    15^ TAPPA
    Bauer beffato da Kristoff a 50 metri dal traguardo.


    Il neozelandese va in fuga al pronti via insieme con lo svizzero Elmiger, ma quando piazza lo sprint ormai impossibile viene ripreso sul filo e scoppia in lacrime. Il norvegese si impone e per lui c'è il bis. Difesa di personalità da parte del siciliano in una giornata con vento.

    Il pianto a dirotto di Jack Bauer è la foto più amara ed al tempo stesso più bella della giornata al Tour. Capita se uno sta davanti 221 km e 950 metri su una tappa che ne misura 222 ed alla fine vede esultare un altro. Il neozelandese scappa al pronti via con lo svizzero Elmiger, si fa tutta la tappa davanti, e non certo con un ritmo sonnolento. E' lui che sul più bello prende l'iniziativa, vede il traguardo come un oasi nel deserto ma viene inghiottito da un gruppo senza scrupoli. Bauer piange, mentre Alexander Kristoff, il vincitore della Sanremo, coglie la sua seconda perla a questo Tour. Il norvegese si conferma il velocista con più tenuta, mentre all'epilogo l'esplosivo Kittel dei primi giorni è un illustre sconosciuto. La beffa di Bauer non è la prima, e non sarà l'ultima nella storia del ciclismo. Una di quelle situazioni che quando accadono fanno subito evocare Franco Bitossi ed il suo dramma sportivo ai Mondiali di Gap nel 1972, passato da Marino Basso sul filo di lana quando ormai il suo cuore matto era in totale subbuglio. Finale che per Vincenzo Nibali è un dettaglio. Il siciliano mantiene con buona disinvoltura la maglia gialla nel classico giorno da ordinaria amministrazione.


    La Tallard-Nimes del resto viene prima del giorno di riposo, ma soprattutto, prima del micidiale trittico sui Pirenei: non si può dire che si viva una giornata tranquilla, essendo la parola relax bandita a vita dal Tour. Si può però affermare a rigor di logica che, vista l'assenza di GPM (ma qualche dentino non manca), le insidie a cui fare attenzione sono altre. Il vento, che a conti fatti non incide granchè portandosi dietro il rischio di frazionamenti, e la pioggia, che invece torna ad affacciarsi dopo giornate di grande calura senza risparmiarsi: a tratti il gruppo viene battuto in stile uragano. Insommma, Vincenzo Nibali e l'Astana devono limitarsi a svolgere un compito di routine badando a tenere alta la concentrazione. La missione compiuta con puntualità: l'esempio lo dà proprio Nibali, che quando la Bmc tenta il classico attacco di squadra in pianura, mulina pedalate con una prepotenza tale da strappare a Van Garderen e compagnia qualsiasi sogno proibito. L'arrivo di Nimes è luogo caro ai velocisti. Tra coloro che vi hanno vinto, non poteva mancare Mark Cavendish: purtroppo stavolta Cannonball non può scaricare quintali di adrenalina, costretto a guardare tutto dal divano dopo la caduta in terra inglese. Città non solo di sprinter, ma in generale di ciclismo, Nimes sarà parte integrante del processo di internalizzazione della Vuelta di Spagna, che prenderà il via nel 2017 proprio dalla Linguadoca. La fuga di giornata parte al km 0. La portano avanti Bauer e lo svizzero Martin Elmiger, due bei passistoni che allargano il margine in maniera considerevole. In particolare per Elminger, i km passati in avanscoperta significano la conquista del primato in una classifica non scritta. Scavalca infatti De Marchi tra i forzati della fuga. Per dirla alla francese, è il nuovo baroudeur, suona affascinante, dà il senso dell'avventura. Il campione svizzero del resto sta interpretando bene il Tour, se lo merita. Il cielo scurissimo e l'acqua a catinelle sono i principali alleati dei due attaccanti. Dietro infatti i big si muovono come in una cristalleria per non correre rischi eccessivi. Sul più bello però, il sole... Bauer ed Elmiger lo accolgono con l'entusiasmo di un vampiro, visto che dietro iniziano una caccia senza quartiere. Spettacolo sul filo dei secondi. Martin dà una tirata, ma lo fa in maniera isolata. Si vede qualche Giant Shimano (per Kittel e Degenkolb), ma è la Katusha che fa il treno per Kristoff. Greipel, detto il Gorilla non per caso, cerca di chiuderlo alle transenne, ma il norvegese va a vincere in maniera nettissima.

    ORDINE D'ARRIVO DELLA QUINDICESIMA TAPPA

    1. Alexander Kristoff (NOR/KAT) 222,0 km in 4h56:43. (media: 44,9 km/h)
    2. Heinrich Haussler (AUS/IAM) a 0:00.
    3. Peter Sagan (SVK/CAN) 0:00.
    4. André Greipel (GER/LTB) 0:00.
    5. Mark Renshaw (AUS/OPQ) 0:00.
    6. Bryan Coquard (FRA/EUC) 0:00.
    7. Ramunas Navardauskas (LTU/GRM) 0:00.
    8. Romain Feillu (FRA/BSE) 0:00.
    9. Michael Albasini (SUI/ORI) 0:00.
    10. Jack Bauer (NZL/GRM) 0:00.

    CLASSIFICA GENERALE

    1. Vincenzo Nibali (ITA/AST) 66h49:37.
    2. Alejandro Valverde (ESP/MOV) a 4:37.
    3. Romain Bardet (FRA/ALM) 4:50.
    4. Thibaut Pinot (FRA/FDJ) 5:06.
    5. Tejay Van Garderen (USA/BMC) 5:49.
    6. Jean-Christophe Péraud (FRA/ALM) 6:08.
    7. Bauke Mollema (NED/BKN) 8:33.
    8. Leopold König (CZE/APP) 9:32.
    9. Laurens ten Dam (NED/BKN) 10:01.
    10. Pierre Rolland (FRA/EUC) 10:48.


     
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