TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    13^ TAPPA
    Nibali trionfa sulle Alpi nel giorno del mito Bartali.


    Straordinaria impresa della maglia gialla, che arriva solitario sul traguardo di Chamrousse proprio nel giorno un cui il leggendario 'Ginettaccio' avrebbe compiuto 100 anni. Staccati Valverde e Pinot, alla deriva l'australiano Richie Porte.

    Avrebbe sicuramente entusiasmato anche Gino Bartali, proprio nel giorno del centenario dalla nascita del mito, l'impresa sulle Alpi di Vincenzo Nibali. Su una salita finale lunghissima, per certi aspetti monotona, triste come il suo naso, direbbe Paolo Conte, Bartali avrebbe apprezzato quell'italiano dalla faccia tranquilla che in maglia gialla stacca tutti e cavalca solitario verso l'arrivo. Un padrone della situazione che, rimasto senza compagni di squadra (Scarponi in crisi, Fuglsang a terra), potrebbe difendersi comodamente, ma sceglie il ciclismo d'altri tempi. A più di sei km dal traguardo rompe gli indugi, va all'attacco, sgretola le sicurezze dei rivali per la vittoria finale. Porte crolla subito (arriverà quasi a 9'), Thibaut Pinot e Alejandro Valverde vengono staccati in una maniera così naturale da sembrare semplice. Vincenzo ha quasi timore di fare il tiranno. Riprende due attaccanti (Majka e Konig), cerca di tenerli con sè, poi è 'costretto' alla cavalcata solitaria verso l'arrivo in quota. E' troppo più forte, per lui è la terza vittoria in questo Tour, ma rispetto alle precedenti fa più effetto perchè arriva con la maglia addosso. Per ritrovare un italiano che vince in giallo bisogna riavvolgere il nastro fino al 1965, con la cronometro finale Versailles-Parigi vinta da Felice Gimondi. Vincenzo Nibali vive un giorno da leone nella prima fatica sulle Alpi, insidiosissima. Nel momento decisivo, due GPM: prima l'inedito Col de Palaquit (14 km al 6%, ma con punte del 12), poi l'ascesa finale verso Chamrousse (18 km intorno al 7%, ma con paio di settori in cui tocca l' l'11%), la prima Hors Categorie, marchio sacro per i francesi.


    Oltre alle due ascese, il caldo come terzo, ingombrante, incomodo. Temperatura intorno ai 37°, di quelle che possono far malissimo se sbagli mezza mossa nell'idratazione: ne sa qualcosa Daniel Navarro, uno dei ritirati di giornata, che abbandona al limite dello svenimento. Fattori acuiti da una battaglia accesa sin dalle prime fasi, con conseguente media molto elevata. La fuga che va via è molto interessante: nove uomini, tra loro due italiani (De Marchi e Visconti) e tre che al Tour hanno già agguantato una tappa (Feillu, Kadri e Bakelants). La classifica non c'entra niente, ma dietro l'inseguimento è molto serrato: 'colpa' di Purito Rodriguez, spalleggiato dalla Katusha nella difesa alla maglia a pois che peraltro finirà per cedere proprio a Nibali. Sul Palaquit, De Marchi parte solitario. Strada tosta in salita, molto pericolosa in discesa: per alcuni tratti si sovrappone a quella del Col de Porte. Qui Bernard Hinault nel Giro del Delfinato del 1977 fece vivere momento di terrore alla Francia finendo a piena velocità in un fosso: ne riemerse poco dopo, ma il terrore nello sguardo è impresso in parecchie foto storiche. Ne fa le spese Jakub Fuglsang, un altro bel problema per Vincenzo Nibali, che nella salita precedente aveva già perso un Michele Scarponi apparso stavolta svuotato di energie. Delicatissima quindi la situazione per Vincenzo Nibali: Kangert, suo malgrado, non può dargli più di tanto, ma Movistar (per Alejandro Valverde) e Fdj.fr (per Thibaut Pinot) provano a gettare la rete per fregare lo Squalo. Lavora meno il Team Sky, ed il motivo si capisce poco dopo: Richie Porte non tiene il ritmo ed esce di scena, è l'ennesima batosta per lo squadrone inglese. Kangert è l'ultimo luogotenente ad abbandonare Nibali, ma anche gli altri big restano da soli. E' una resa dei conti. Valverde l'attendista, stavolta non attende. Nibali replica insieme a Thibaut Pinot, è il terzetto che caratterizza la salita. Ai -6 la decisione: scatto secco, per fare un po' di differenza, poi su, forte di un passo superiore a Pinot (che comunque sale sul terzo gradino del podio) e Valverde. Un sigillo in un giorno importante: cento anni fa, lo abbiamo ripetutamente sottolineato, nasceva Bartali. Ma 19 anni or sono vi fu il dramma di Casartelli, proprio sulle strade del Tour. Nibali oggi ha corso anche per loro. "Quello che è successo a Casartelli, ero molto piccolo, ma me lo ricordo molto bene - commenta Vincenzo Nibali -. Ieri era anche l'anniversario della scomparsa di Kivilev, grande amico del mio team manager Vinokurov". Poi l'analisi della tappa: "Sono molto contento perchè oggi lo scopo era quello di cercare di guadagnare il più possibile nei confronti dei miei principali avversari, in particolare su Porte e Valverde. Porte si è staccato subito, è rimasto Valverde e su di lui ho guadagnato quanto potevo", aggiunge il corridore dell'Astana che si sofferma anche sul caldo. "E' stato incredibile, sembrava di essere a Palermo e Messina, mancava solo il venticello. Oggi non sono riuscito nemmeno ad esultare, è stata una salita lunghissima, era caldissimo, pensavo solo di arrivare al traguardo"

    ORDINE D'ARRIVO DELLA TREDICESIMA TAPPA

    1. Vincenzo Nibali (ITA-Astana)
    2. Rafal Majka (POL-Tinkoff) a 10''
    3. Leopold Konig (CZE-Netapp) a 11''
    4. Alejandro Valverde (ESP-Movistar) a 50''
    5. Thibaut Pinot (FRA-FDJ) a 53''
    6. Tejay Vangarderen (USA-BMC) a 1'23''
    7. Romain Bardet (FRA-Ag2r) a 1'23''
    8. Laurens Ten Dam (NED-Belkin) a 1'36''
    9. Jean Christophe Peraud (FRA-Ag2r) a 2'09''
    10. Frank Schleck (LUX-Trek) a 2'09''

    CLASSIFICA GENERALE

    1. Vincenzo Nibali (ITA-Astana)
    2. Alejandro Valverde (ESP-Movistar) a 3'37''
    3. Romain Bardet (FRA-Ag2r) a 4'24''
    4. Thibaut Pinot (FRA-FDJ) a 4'40''
    5. Tejay Vangarderen (USA-BMC) a 5'19''
    6. Jean Christophe Peraud (FRA-Ag2r) a 6'06''
    7. Bauke Mollema (NED-Belkin) a 6'17''
    8. Jurgen Van den Broeck (BEL-Lotto) a 6'27''
    9. Leopold Konig (CZE-Netapp) a 8'36''
    10. Laurens Ten Dam (NED-Belkin) a 9'18''

     
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30 replies since 4/7/2014, 22:32   374 views
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