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Mughetto
Mughetto fiore piccino
calice di enorme candore
sullo stelo esile
innocenza di bimbi gracile
sull'altalena del cielo.
Il poesta mette in contrasto la piccolezza del fiore con l'enorme candore del suo bianco e questo gli fa venire in mente l'innocenza grande, pura dei bambini a contrasto con la loro fragilità.. -
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Inverno
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve. -
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Inno alla morte
da La fine di Crono
Amore, mio giovine emblema,
Tornato a dorare la terra,
Diffuso entro il giorno rupestre,
E' l'ultima volta che miro
(Appiè del botro, d'irruenti
Acque sontuoso, d'antri
Funesto) la scia di luce
Che pari alla tortora lamentosa
Sull'erba svagata si turba.
Amore, salute lucente,
Mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
Scivolerò nell'acqua buia
Senza rimpianto.
Morte, arido fiume...
Immemore sorella, morte,
L'uguale mi farai del sogno
Baciandomi.
Avrò il tuo passo,
Andrò senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
D'un iddio, sarò innocente,
Non avrò più pensieri nè bontà.
Colla mentre murata,
Cogli occhi caduti in oblio,
Farò da guida alla felicità.
1925. -
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Casa mia
Sorpresa
dopo tanto
d'un amore
Credevo di averlo sparpagliato
per il mondo. -
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Noia
Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili tranviari
sull'umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
tentennare.. -
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Il Porto Sepolto
Mariano il 29 giugno 1916
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde
Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d'inesauribile segreto. -
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Dannazione
da Il Porto Sepolto
Mariano 29 giugno 1916
Chiuso fra cose mortali
( Anche il cielo stellato finirà)
Perchè bramo Dio?
Edited by Lottovolante - 12/4/2012, 20:57. -
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Malinconia
da Il Porto Sepolto
Calante malinconia lungo il corpo avvinto
al suo destino
Calante notturno abbandono
di corpi a pien'anima presi
nel silenzio vasto
che gli occhi non guardano
ma un'apprensione
Abbandono dolce di corpi
pesanti d'amaro
labbra rapprese
in tornitura di labbra lontane
voluttà crudele di corpi estinti
in voglie inappagabili
Mondo
Attonimento
in una gita folle
di pupille amorose
In una gita che se ne va in fumo
col sonno
e se incontra la morte
è il dormire più vero. -
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Destino
da Il Porto Sepolto
Mariano il 14 luglio 1916
Volti al travaglio
come una qualsiasi
fibra creata
perchè ci lamentiamo noi?. -
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Risvegli
Mariano il 29 giugno 1916
Ogni mio momento
io l'ho vissuto
un'altra volta
in un'epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos'è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere.. -
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Fase d'oriente
Versa il 27 aprile 1916
Nel molle giro di un sorriso
ci sentiamo legare da un turbine
di germogli di desiderio
Ci vendemmia il sole
Chiudiamo gli occhi
per vedere nuotare in un lago
infinite promesse
Ci rinveniamo a marcare la terra
con questo corpo
che ora troppo ci pesa.. -
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Peso
da Il Porto Sepolto
Mariano il 29 giugno 1916
Quel contadino
si affida alla medaglia
di Sant'Antonio
e va leggero
Ma ben sola e ben nuda
senza miraggio
porto la mia anima.. -
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Distacco
da Il Porto Sepolto
Locvizza il 24 settembre 1916
Eccovi un uomo
uniforme
Eccovi un'anima
deserta
uno specchio impassibile
M'avviene di svegliarmi
e di congiungermi
e di possedere
Il raro bene che mi nasce
così piano mi nasce
E quando ha durato
così insensibilmente s'è spento.. -
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A riposo
da Il Porto Sepolto
Versa il 27 aprile 1916
Chi mi accompagnerà pei campi
Il sole si semina in diamanti
di gocciole d'acqua
sull'erba flessuosa
Resto docile
all'inclinazione
dell'universo sereno
Si dilatano le montagne
in sorsi d'ombra lilla
e vogano col cielo
Su alla volta lieve
l'incanto si è troncato
E piombo in me
E m'oscuro in un mio nido.. -
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Fase
da Il Porto Sepolto
Mariano il 25 giugno 1916
Cammina cammina
ho ritrovato
il pozzo d'amore
Nell'occhio
di mill'una notte
ho riposato
Agli abbandonati giardini
ella approdava
come una colomba
Fra l'aria
del meriggio
ch'era uno svenimento
le ho colto
arance e gelsumini.