GIUSEPPE UNGARETTI: sentimento di un uomo

Poesie di Giuseppe Ungaretti - 08/02/1888 – 01/06/1970

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  1. Lottovolante
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    Terra


    Potrebbe esserci sulla falce
    Una lucentezza, e il rumore
    Tornare e smarrirsi per gradi
    Dalle grotte, e il vento potrebbe
    D'altro sale gli occhi arrossare...

    Potresti la chiglia sommersa
    Dislocarsi udire nel largo,
    O un gabbiano irarsi a beccare,
    Sfuggita la preda, lo specchio...

    Del grano di notti e di giorni
    Ricolme mostrasti le mani,
    Degli avi tirreni delfini
    Dipinti vedesti a segreti
    Muri immateriali, poi, dietro
    Alle navi, vivi volare,
    E terra sei ancora di ceneri
    D'inventori senza riposo.

    Cauto ripotrebbe assopenti farfalle
    Stormire agli ulivi da un attimo all'altro
    Destare,
    Veglie inspirate resterai di estinti,
    Insonni interventi di assenti,
    La forza di ceneri - ombre
    Nel ratto oscillamento degli argenti.

    Il vento continui a scrosciare,
    Da palme ad abeti lo strepito
    Per sempre desoli, silente
    Il grido dei morti è più forte.

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    Edited by Lottovolante - 7/6/2012, 22:56
     
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