GIUSEPPE UNGARETTI: sentimento di un uomo

Poesie di Giuseppe Ungaretti - 08/02/1888 – 01/06/1970

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  1. Lottovolante
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    Mattina


    M'illumino
    d'immenso.

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    Il movimento si poneva da un Iato contro il Dannunzianesimo, dall'altro contro la poesia delle piccole cose di stampo crepuscolare; accostandosi alla poetica simbolista francese, il suo primo obiettivo era quello di restituire alla parola la sua verginità originaria, liberandola da tutte le incrostazioni derivate dall'uso comune: la parola doveva riacquistare la purezza, la capacità evocativa, la forza espressiva che aveva perso. Ai poeti ermetici premeva soprattutto celebrare sensazioni e atmosfere, prescindendo dai legami logici che incatenavano la parola, impedendole di liberare le sue enormi potenzialità. La poesia diventa allora il risultato di improvvise illuminazioni del poeta, che tocca il mistero dietro alla realtà apparente delle cose usando parole isolati dal loro normale contesto storico e logico. Perché ciò si realizzi, per esprimere ciò che con i normali mezzi espressivi non è esprimibile. lo strumento tecnico indispensabile diventa l'analogia, che consiste nell'accostare immagini distanti, frutto di queste folgorazioni del poeta. Elemento comune a tutti gli ermetici è, infine, il senso di estraneità che il poeta sente rispetto al reale: angoscia, crisi esistenziale, la certezza di non aver nulla da declamare e nessuna verità assoluta da affermare. Caposcuola riconosciuto dell'Ermetismo è stato Ungaretti, che ha portato all'estremo il processo di rarefazione della parola, arrivando a una tale concentrazione di significato da poter scrivere, già ne lontano 1917, una poesia composta da due sole parole, essenziale, ma ricca di implicazioni e suggestioni: M'illumino d 'immenso. Abolito ogni nesso logico e grammaticale, il frammento évoca un'atmosfera solare, che richiama analogicamente il concetto di infinito, di immensità; la luce che entra nell'animo del poeta lo riempie e lo esalta a tal punto da fargli toccare l'immenso, una sconfinata e illimitata sensazione di superamento dei limiti imposti all'uomo.
     
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