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Lottovolante.
Sono una creatura
Come questa pietra
del San Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede.
La morte
si sconta
vivendo.
Monte San Michele nel Carso fu durante la prima guerra mondiale teatro di aspri e sanguinosi combattimenti. Quella terra calcarea e porosa, quasi completamente priva di vita vegetale perché le acque non trattenute in superficie scorrono sotterranee, è per il poeta il simbolo di come la tragedia della guerra può sconvolgere l'umanità. Anche lui è una creatura: perciò non può rimanere indifferente alla morte di tante altre creature. La sua anima è ora, come le pietre del San Michele, indurita dal dolore e non più capace di sentire e trasmettere calore umano. Il poeta non ha più lacrime che mostrino all'esterno la sua profonda angoscia. Sente quasi la colpa di essere sopravvissuto a tanti che nella morte trovarono una liberazione dalla tragedia della guerra: egli però sta scontando la pena per non essere morto, vivendo una vita «disanimata» che è come un quotidiano morire..