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Lottovolante.
Canto primo
da La Morte Meditata
1932
O sorella dell'ombra,
Notturna quanto più la luce ha forza,
M'insegui, morte.
In un giardino puro
Alla luce ti diè l'ingenua brama
e la pace fu persa,
Pensosa morte,
Sulla tua bocca.
Da quel momento
Ti odo nel fliure della mente
Approfondire lontananze,
Emula sofferente dell'eterno.
Madre velenosa degli evi
Nella paura del palpito
E della solitudine,
Bellezza punita e ridente,
Nell'assopirsi della carne
Sognatrice fuggente,
Atleta senza sonno
Della nostra grandezza,
Quando m'avrai domato, dimmi:
Nella malinconia dei vivi
Volerà a lungo la mia ombra?.