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Posts written by bluette

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    L'AMORE CHE RESTA
    Michela Marzano



    Daria pensava che l'amore potesse riparare ogni cosa. Poi Giada, sua figlia, si è uccisa. E il mondo è andato in pezzi.

    Il romanzo L’amore che mi resta di Michela Marzano racconta il dolore assoluto di una madre che perde una figlia. Giada si è uccisa, lasciando ai suoi cari un biglietto in cui chiede scusa, dice che non ce la faceva più «ad andare avanti», che il suo compagno «non c’entra niente», che mamma «è perfetta». Insieme a lei sembra morire anche Daria, la madre, che negli ultimi tempi si era accorta della tristezza di Giada, ma non della profondità del suo malessere. I genitori credono di conoscere i figli ma talvolta non vedono, o non vogliono vedere, la loro sofferenza. Giada è stata adottata quando aveva solo sei mesi: «tutto il racconto ruota attorno a questo: l’identità. Chi siamo davvero. L’essere adottati isola e cristallizza il tema: da dove arriviamo, perché siamo proprio qui, chi ci ha lasciati e chi ci ha tenuti, al principio, in nome di cosa» (Concita De Gregorio, «la Repubblica» del 04/04/2017). Quando a cinque anni e mezzo, seduta sulla sediolina rossa delle fiabe, inizia a conoscere la propria storia di abbandono, in lei si apre una ferita, che pian piano diventa voragine. Daria si sente in colpa per non aver capito, convinta com’era che l'amore bastasse a guarire ogni ferita, che una madre «perfetta» potesse salvare un figlio dal male. «Il mio errore è stato quello di pensare che il mio amore ti avrebbe salvata, esattamente come il tuo arrivo aveva salvato me» (L’amore che mi resta, p. 215). Si chiude nella stanza di Giada, tra i suoi oggetti, in un dolore esclusivo ed escludente, nulla si deve toccare per non perdere Giada del tutto; l'affetto e la vicinanza degli altri sono irritanti e le parole di Giacomo, l'altro figlio, risuonano vuote fra le pareti di una stanza che rischia di trasformarsi in un «monumento funebre». Michela Marzano tocca con delicatezza le corde emotive del lettore, coinvolto nell’elaborazione di un lutto inammissibile, scandaloso; ma anche nel percorso che guiderà Daria e l’intera famiglia verso la comprensione, l’accettazione, verso una nuova vita. L’amore che mi resta è commovente. Affondando il bisturi nel dolore assoluto, l'autrice Michela Marzano trova le parole esatte per nominarlo. Ci racconta che siamo totalmente nudi, vulnerabili. Eppure, quando smettiamo di chiedergli salvezza, l’amore ci salva.


    Genere:letteratura italiana
    Listino:€ 17,50
    Editore:Einaudi
    Collana:Einaudi. Stile libero big
    Data uscita:04/04/2017
    Pagine:235

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    IO E IL PAPU
    Luigi Garlando



    Arcadio ha undici anni e non parla da due. Da quella sera dell'attentato in cui la mamma è rimasta ferita a un braccio. Quando il Papa riceve la sua lettera, diversa dalle altre perché non ci sono parole ma solo figurine di calciatori, non ha dubbi: questo bambino sta soffrendo, e lui deve aiutarlo. Anche se è la Settimana Santa, anche se la sua agenda è piena di impegni. Sotto gli occhi increduli delle guardie e degli alti prelati, Francesco si toglie l'abito talare e si getta nella sua personale missione: liberare il bambino dall'armadio di paure in cui è rinchiuso. E la chiave la trova proprio nelle figurine dei calciatori, di cui Arcadio è appassionatissimo. Quei cognomi, Basta, Lasagna, Parolo, Totti, compongono una lingua speciale che fa decollare l'amicizia tra il bambino e Francesco, presto ribattezzato Papu come Alejandro Gómez, il centrocampista argentino dell'Atalanta. Arcadio si fida ogni giorno di più dell'imprevedibile Santo Padre che si comporta come un nonno, gli racconta storie che vengono da lontano e lo porta in giro in car sharing. E che, proprio come lui, ha una grande paura nel cuore. Ma questo Arcadio ancora non lo sa. Dal maggiore autore italiano per ragazzi, l'amicizia tra un uomo eccezionale, ispirato al Pontefice più umano e più amato, e un bambino che per ricominciare a vivere ha molto bisogno di lui.


    Genere:11-13 anni
    Listino:€ 16,00
    Editore:Rizzoli
    Data uscita:13/04/2017
    Pagine
    :227

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    Nel caos di stanze stupefacenti
    Levante


    2017 (Carosello)

    La cantautrice siciliana assaggia la fama ma a farne le spese è la qualità


    Pare proprio che il 2017 sia l’anno di Levante. Dopo la comparsata nel singolo di Fedez e J-Ax, “Assenzio”, e la pubblicazione di un romanzo, la giovane cantautrice di origini siciliane ha dato da poco alle stampe il suo terzo album, “Nel caos di stanze stupefacenti”, e sembra disposta a tutto pur di appagare la propria ambizione. C’è da dire che con i precedenti lavori ci aveva abituato bene: dapprima con il disco d’esordio “Manuale Distruzione”, nato da una effettiva e tangibile urgenza creativa, di cui i più ricorderanno l’urlo caustico e liberatorio (“che vita di merda”) di “Alfonso”, e poi con la parentesi delicata e intimista di “Abbi cura di te”, che aveva quasi fatto urlare al miracolo. Claudia Lagona, vero nome della cantante, sceglie di ripartire dall’immediatezza del primo lavoro, ma spoglia le canzoni di quella carica e quell'impellenza artistica che avevano contraddistinto i suoi primi passi nel mercato discografico. Di contro, l’impianto sonoro e la produzione vengono arricchiti, riuscendo talora a mascherare, tra cori e batterie incalzanti, l’inconsistenza di alcuni brani; ascoltare “Le mie mille me” per capire. La verità è che spesso e volentieri le canzoni sono state articolate in modo troppo debole, con una struttura standard: si parte con una strofa più o meno lenta, che lascia immediatamente il posto a ritornelli molto urlati e in salita (“Gesù Cristo sono io”, “Diamante”, “Le mie mille me”, “Di tua bontà”).


    Ci sono poi, qua e là, ammiccamenti al pubblico più giovane con qualche suggestione rap (“1996 La stagione del rumore”, “Sentivo le ali”) e rime che calzerebbero meglio su una Roshelle (“da che eravamo wow siamo diventati caos/ non è passato molto dal desiderare un ciao”) che su un’artista pop con velleità cantautorali. Si badi bene che il problema non risiede nella scelta di fare la cantautrice in salsa pop, cosa anzi tutt’altro che spregevole – basti pensare a nomi come Fiona Apple e Marina And The Diamonds - bensì nell’aver voluto conseguire questa strada facendosi guidare da tendenze modaiole. Al di là delle melodie sfacciatamente monotone, un altro grande demerito è costituito appunto dalla scrittura, pecca non proprio secondaria per una cantautrice. I testi galleggiano sempre, senza andare in profondità, vivacchiando in un compiaciuto egotismo. Anche la canzone in collaborazione con Max Gazzè, “Pezzo di me”, delude e lascia l’amaro in bocca per la faciloneria eccessiva e quel gioco di parole che, nelle intenzioni dei suoi creatori, avrebbe dovuto far ridere. Qualche sussulto arriva solo con l’iniziale “Caos (preludio)”, veloce punto di congiunzione con il lavoro precedente, con la malinconica “IO ero io” e con i due pezzi di carattere sociale: da un lato il singolo “Non me ne frega niente”, vivace disanima dell’indifferenza da social, e dall’altro “Santa Rosalia”, in cui Levante canta quella che sembra essere una delicata filastrocca per spiegare l’omosessualità ai bambini (“rosa o blu, rosa o blu, dai un bacio a chi vuoi tu”). Quest’ultima è dedicata a una cara amica della cantautrice e il titolo rimanda alle leggende popolari secondo cui la santa protettrice di Palermo avrebbe amato un’altra donna. Probabilmente le dodici tracce che compongono “Nel caos di stanze stupefacenti” renderanno meglio dal vivo, giacché è proprio per la dimensione live che sono state ideate, ma l’idea generale è quella di un disco facilotto e inconsistente in sé, nonché molto distante dai picchi raggiunti dalla cantautrice in passato. Il lato positivo è che quantomeno adesso Levante è riuscita a scrollarsi di dosso certi ingombranti paragoni con artiste quali Carmen Consoli e Cristina Donà, a cui era stata avvicinata in passato per via di certi toni umorali affini. Quello negativo è che proprio adesso il paragone con Alessandra Amoroso è dietro l'angolo...

    TRACKLIST

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    Caos (Preludio)
    1996 La stagione del rumore
    Io ti maledico
    Non me ne frega niente
    IO ero io
    Gesù Cristo sono io
    Diamante
    Pezzo di me (featuring Max Gazzè)
    Santa Rosalia
    Le mie mille me
    Sentivo le ali
    Di tua bontà
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    LA MIGLIORE DELLE VITE
    David de Juan Marcos



    La vita è assurda, non trovi?
    Cresce perfino nelle fenditure più oscure
    e più impervide. E' un miracolo


    È autunno quando Nicolás arriva a Cambridge dalla Spagna, e subito avverte qualcosa di magico e inafferrabile, un legame speciale con una città che è come una tavolozza di vetro e pietra, un arcobaleno velato. Conosce Pierre per caso, una domenica mattina, mentre corre tra alberi artritici avvolti in una nebbia azzurrina. Diventano amici. Ed è proprio Pierre a presentargli Lei, una ragazza danese inquietante e bellissima, circondata da un alone di mistero che ne accresce il fascino e rende quasi impossibile starle lontano. Quello che unisce i tre giovani è un rapporto profondo e superficiale al tempo stesso, fatto di segreti svelati a metà, di speranze condivise e di ferite che tuttavia non tolgono loro l'entusiasmo e la voglia di cambiare il mondo. In un viaggio emozionale ed emozionante tra Cambridge, Roma e Amsterdam, Lei, Nico e Pierre si lasceranno e si ritroveranno, portando alla luce segreti che cambieranno la loro vita e li costringeranno a riflettere su chi sono e chi vogliono essere. Con il suo stile lirico ed evocativo, David de Juan Marcos esplora il dolore di essere separati dalla persona amata, la forza ineluttabile della maternità e la complessità delle relazioni familiari in quella che in fondo altro non è che una straordinaria celebrazione della vita stessa. Uno straordinario tributo a Rayuela - Il gioco del mondo di Julio Cortazár. - Mundiario Un romanzo splendido. Il futuro non conta se non viviamo bene il presente, nonostante tutte le prove che ci pone, senza mai smettere di amare, prima di tutto, la vita stessa. - Annarita Briganti.


    Genere:letteratura internazionale
    Listino:€ 18,00
    Editore:HarperCollins Italia
    Data uscita:06/04/2017
    Pagine:382

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    iPHONE 7
    LE COVER PIÚ BELLE DEL 2017




    Con scritte, strass luccicanti e disegni coloratissimi: ecco le cover per iPhone più belle in circolazione






    CHIARA FERRAGNI

    Glitter con decorazioni in vernice e camoscio.




    DOLCE & GABBANA

    A pois con anguria e pietre colorate.




    EDIE PARKER

    Con scritta colorata.




    GIVENCHY

    Con disegno Bambi.




    CHAOS


    Con scritta in stile fumetto.




    MARC JACOBS

    Con arcobaleno glitter.




    MOSCHINO

    A forma di trappola per topi.




    SKINNYDIP

    Con pietre e ananas




    KENZO

    Metallizzata con tigre a rilievo.




    STELLA MCCARTNEY

    Con scritta Love me.




    TORY BURCH

    A forma di infradito.

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    L'ULTIMO FARO
    Paola Zannoner


    Un romanzo magistrale dalla penna di un’autrice bestseller

    Un bellissimo faro sul mare e tre settimane di vacanza. Per quattordici ragazzi sta per iniziare un’estate magnifica. Un’estate di amicizie, amori e anche piccoli dissapori. Ognuno di loro ha una storia diversa alle spalle, una ferita da nascondere, un segreto da custodire. Come Samuele, sempre pronto ad attaccare briga con tutti; o Fran, che è così timida da non riuscire a parlare con nessuno; o ancora Ahmed, il ragazzo scappato dalla guerra... E poi c’è Lin, tredici anni e un numero di assenze ingiustificate sufficiente a farsi cacciare da scuola. Dalla vita ha imparato due cose: la prima è che non bisogna mai abbassare la guardia, la seconda è che non ci si può fidare di nessuno. Per questo Lin preferisce starsene per conto proprio piuttosto che fare amicizia con i compagni. Ma una scoperta nella cava di pietra ai piedi del faro cambia tutto: uno strano graffito che mette Lin sulle tracce di una misteriosa e romantica storia d’amore. E così, tra calde giornate d’agosto e meravigliose notti stellate, Lin avrà bisogno di tutto l’aiuto dei suoi amici per riallacciare gli ingarbugliati fili del passato, scoprire la verità e vivere un’avventura che la cambierà per sempre. Con L’ultimo faro, Paola Zannoner ci regala una storia magistrale. Uno straordinario romanzo corale in cui trovano spazio le voci di quattordici, indimenticabili personaggi. Un racconto sui valori della convivenza e della conoscenza reciproca al di là delle differenze, ma soprattutto sull’irresistibile potere della parola. Quattordici ragazzi, quattordici storie. Una sola, indimenticabile vacanza. Un romanzo magistrale dalla penna di un’autrice bestseller.


    Genere:oltre i 13 anni
    Listino:€ 14,90
    Editore:De Agostini
    Data uscita:11/04/2017
    Pagine:400

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    IL TRADUTTORE
    Biagio Goldstein Bolocan


    Milano, 1956. L’appartamento di via Borsieri è in penombra. Ovunque sono ammassati libri. Ce ne sono migliaia, stipati sugli scaffali e accatastati per terra. Accanto alla finestra, una scrivania, anch’essa incorniciata da colonne di libri, e, dietro, quello che potrebbe sembrare un insieme di vestiti ammonticchiati alla rinfusa ma che, avvicinandosi, si svela in tutta la sua oscenità: il cadavere di Cesare Paladini-Sforza, raffinato slavista e traduttore per la casa editrice Feltrinelli. Il caso viene affidato al vicecommissario Ofelio Guerini, un’anomala figura di questurino-partigiano comunista, che capisce subito che si tratterà di un’indagine complicata. La vittima lavorava a un’opera scottante, destinata a suscitare grande clamore: un romanzo straordinario, scritto da un poeta russo inviso al regime, di cui la Feltrinelli sta preparando in gran segreto l’uscita in anteprima mondiale. "Il dottor Živago" di Boris Pasternak. Più Guerini procede nelle indagini e alza il velo sull’affascinante figura di Paladini-Sforza, più affiorano piste inquietanti e si squadernano interessi politici internazionali. Nel cielo si addensano le nubi oscure della Storia − la Guerra fredda, la rivolta ungherese, la crisi di Suez − e attorno al vicecommissario danzano figure equivoche che cercano di condizionarlo e di orientarne le indagini. In questo labirinto, l’inquieto Guerini dovrà trovare la bussola. La Storia incombe e gli impone di scegliere: quale fra le tante storie possibili lo condurrà alla verità? A sessant’anni dalla pubblicazione del capolavoro di Boris Pasternak, un giallo dal ritmo incalzante che prende le mosse dalla celebre vicenda editoriale legata a "Il dottor Živago" e trascina incessatamente il lettore tra intrighi e giochi di potere per mettere in scena tutta la fragile bellezza delle passioni umane.


    Genere:gialli
    Listino:€ 16,00
    Editore:Feltrinelli
    Collana:I Narratori
    Data uscita:06/04/2017
    Pagine:256

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    LA NOSTALGIA DEGLI ALTRI
    Federica Manzon


    Lizzie è volubile, egoista e piena di fascino, una dittatrice nata, circondata da una fama temeraria fin dall’adolescenza a Trieste. Adrian è timido, maldestro, incapace di fare una mossa audace, eppure animato da desideri pericolosi. Lavorano all’“acquario”, una società d’intrattenimento digitale che inventa giochi e mondi immaginari. Lizzie nel reparto Immaginatori, Adrian nel reparto dove si elaborano i numeri e “si trasformano sentimenti e sogni in 0 e 1”. Il loro incontro non potrebbe essere più improbabile, eppure si innamorano. Non si frequentano, ma ogni notte si scrivono. E quanto più i corpi si sottraggono e il contatto virtuale dilaga, tanto più cresce il loro innamoramento. Fatto solo di parole – “perché Adrian scrive, eccome se scrive. Un milione di parole che volano nell’etere, scrive senza corpo, senza paura, senza fermarsi, come in un twist, e balla Adrian, sa ballare il twist e sa farlo ballare, lassù nella nuvola dove non tocchi nessuno”. Ma chi è davvero Adrian? Un amante dedito o un tiranno crudele? Una persona in carne e ossa o un fake da social network? E soprattutto cosa sa Lizzie di lui? Perché non si spaventa quando inizia ad accorgersi che nella biografia di Adrian niente combacia? A raccontare è un narratore fin troppo compromesso, amico di entrambi, che non ha capito niente o forse ha capito tutto. In una Milano vivida, nei suoi tic, le terrazze, gli arrampicatori, l’alcol e le droghe, le notti, i posti di lavoro che diventano posti di vita surrogata, e per contro una Trieste selvaggia da cui si può solo andar via. Adrian e Lizzie diventano così pagina dopo pagina personaggi memorabili, immersi fino all’osso e malgrado loro stessi nella storia del loro amore, nello struggimento per tutto quello che non potrà mai essere. L'autrice Federica Manzon costruisce un romanzo misterioso e appassionante sull’identità e sulla necessità di nasconderla, sulla “emotività da scampati” e le “regole dell’attrazione”. Un’opera che sente, con rarissima pertinenza, la contemporaneità, che assorbe e metabolizza il meglio della letteratura americana ma che è prima di tutto una storia sulla fatica di capirsi quando ci si ama o si crede di amarsi


    Genere:letteratura italiana
    Listino:€ 16,00
    Editore:Feltrinelli
    Collana:I Narratori
    Data uscita:06/04/2017
    Pagine:224

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    L'AMORE ADDOSSO
    Sara Rattaro



    La verità è quasi sempre una storia raccontata a metà

    Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice – non può farlo – che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito c'era una sconosciuta, non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre – alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente. Sara Rattaro torna con L'amore addosso, una storia potente e sincera, che parla di famiglia e amore, amicizia e desideri inafferrabili. Una storia che mette a nudo gli alibi dietro cui ci nascondiamo per paura di ferire o essere giudicati, le bugie che diciamo per amore ma che solo un amore vero potrà poi perdonare. L'amore addosso è un romanzo in cui è la nostra stessa vita a raccontarsi tra le pagine e le emozioni ci arrivano così dritte al cuore.


    Genere:letteratura italiana
    Listino:€ 16,90
    Editore:Sperling & Kupfer
    Collana:Pandora
    Data uscita:21/03/2017
    Pagine:252

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    SMALTI E BORSE
    GLI ABBINAMENTI COOL PER LA PRIMAVERA 2017




    Avete già scelto la vostra borsa preferita per la Primavera? Ecco lo smalto perfetto da abbinare






    I fiori sono i grandi protagonisti per gli accessori di questa primavera. Non poteva essere da meno per le borse da sfoggiare quando la temperatura (finalmente) sale.
    Il prodotto consigliato: il Dior Vernis in 800 Now è un verde scuro dal cuore leggermente madreperlato.





    Ancora fiori? Sì, ma questi ricordano il colore del mare e sono applicati sulla clutch azzurro chiaro.
    Il prodotto consigliato: meglio usare una lacca che crei contrasto con il colore dell'accessorio. La nostra preferita à la Purple Ink di Givenchy, un viola scuro dal finish semi trasparente.





    Un altro motivo che s'ispira alla natura estiva per questa borsa/clutch arricchita con una catena che la rende più preziosa e giocosa allo stesso tempo.
    Il prodotto consigliato: Il nuovo Bold High-Gloss Lacquer in Swan di Gucci Beauty, uno smalto bianco dalla finitura scintillante.





    Rosa, il colore della primavera in tutte le sfumature. Dalla più chiara - quella della borsa - fino allo smalto che si fa più deciso per una manicure super cool.
    Il prodotto consigliato: tra i must have di stagione, il rosa corallo Bold High-Gloss Lacquer in Crushed coral di Guccy Beauty.





    L'effetto oleografico rende questo accessorio protagonista del look. Per la manicure possiamo scegliere una tonalità chiara e luminosa.
    Il prodotto consigliato: il Colore ad Olio Lumiere n.116 di L'Oreal Paris è come una colata di cera fusa e preziosi intarsi dorati dallo stile rococò. Le mani nude sono arricchite da bagliori di luce, per risplendere di una bellezza sfavillante.





    Se il total look è blu o scuro, per la manicure preferiamo tonalità pastello chiaro, in modo da creare un contrasto elegante e cool.
    Il prodotto consigliato: lo smalto Spitzberg di Mavala, un bianco glaciale ispirato agli spettacolari paesaggi nordici.





    La clutch o la borsa con le frange multicolor è un must per questa stagione. Per la nail art scegliete la tonalità, fra quelle presenti, che più vi piace.
    Il prodotto consigliato: per questo accessorio, lo smalto giusto è il Dior Vernis in 873 Sudden, un rosa/fucsia intenso dal finish glossy.





    Una clutch nei colori più freddi ed eterei vivacizzati dall'oro e dai disegni che la trasformano in una piccola opera d'arte.
    Il prodotto consigliato: per la manicure, scegliamo la stessa tonalità fredda, il grigio leggero del Cortina di Mavala.





    Una clutch bicolor - rosso e bianco - che riprende alcuni motivi tipici degli accessori degli anni Sessanta. La manicure rossa è la soluzione migliore.
    Il prodotto consigliato: Mani Marker in Lady Luck di Ciatè è un pennarello-smalto che consente un'applicazione precisa. La punta, facile da utilizzare, assicura un risultato eccezionale e senza sbavature.





    La clutch in quattro tonalità super glam è da abbinare a una lacca a scelta fra i quattro colori: rosa, kaki, nero o arancione.
    Il prodotto consigliato: deBBY Gel Play Ultra Glossy 101 regala un risultato brillante, super pigmentato e uniforme, dall'effetto glossy e dalla massima coprenza.

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    LA RAGAZZA DI PRIMA
    J.P. Delaney


    Tutto quello che oggi è mio un tempo era suo

    Con quest'uomo ci andrei a letto. Gli ho detto poco più che buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che sfugge al mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di cortesia mi sembra carico di significato. Non posso credere di essere a un passo, un solo piccolo passo, dall'aggiudicarmi la casa che lui, Edward Monkford – un innovatore, un architetto riservato e profondo –, ha progettato e realizzato in Folgate Street, civico 1, Londra. Una casa straordinaria. Un edificio che coniuga l'avanguardia europea ad antichi rituali giapponesi. Design minimalista di pietra chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili alla luce, soffitti immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici alle finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello della domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta. Una casa che però ha le sue regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà mia non dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle pareti, animali domestici o feste con gli amici, ma dovrò plasmare il mio carattere, accettare una concezione della vita in cui il meno è il più, in cui l'austerità e l'ordine sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa. Perché lui vuole così, perché lui è così. Ha voluto sapere tutto di me, mi ha chiesto un elenco di tutte le cose che considero essenziali per la mia vita. Dicono che quest'uomo, dai capelli di un biondo indefinito e dall'aspetto poco appariscente, con gli occhi di un azzurro chiaro e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non cede a nessuna tentazione. Tuttavia, la casa è già stata abitata, una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia gemella, mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al fascino di quest'uomo. Una ragazza che tre anni fa è morta. In questa casa.


    Genere:gialli
    Listino:€ 19,00
    Editore:Mondadori
    Collana:Omnibus stranieri
    Data uscita:04/04/2017
    Pagine:396

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    ALIIA NASYROVA
    LA DONNA CHE NON SI TAGLIA I CAPELLI DA 20 ANNI



    Sono due decadi che Aliia Nasyrova non si taglia i capelli. Oggi le sue trecce superano i due metri di lunghezza e i due chili di peso. "Ho sempre amato i personaggi delle fiabe, tra tutti Raperonzolo", spiega la giovane. Vivere con i suoi capelli tuttavia non è facile, come racconta anche il marito Ivan. "Dobbiamo programmare anche le nostre vacanze i base alle cure che richiedono", afferma la ragazza

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    L'ULTIMO FARAONE
    Wilbur Smith


    Dopo Il Dio del Fiume e il Dio del deserto

    È guerra. E stavolta, per l’Egitto, potrebbe essere l’ultima, sanguinosa battaglia prima della sconfitta. Perfino Taita, che nella sua lunga e tumultuosa vita ha attraversato vicende avverse e impensabili rovesciamenti di fronte, ora che è generale dell’esercito reale teme di veder crollare tutto ciò che ha costruito… Ma la vera minaccia è ancora in agguato, e si nasconde proprio in seno alla famiglia reale. Perché l’ultimo faraone potrebbe davvero causare la fine di un impero…In un universo narrativo in cui storia, fantasia e mito si intrecciano in modo unico e mirabile, Taita – il versatile e longevo protagonista della saga egizia di Wilbur Smith – raggiunge il culmine della sua intelligenza, della forza, dell’ironia e della vanità, e allo stesso tempo di quella sensibilità, quasi femminile, che avvince i suoi numerosi lettori e seduce le lettrici. Fra colpi di scena, momenti drammatici e di incredibile suspense, nascono nuovi e indimenticabili personaggi e, accanto all’antico impero egizio, compaiono le prime città greche che daranno vita alla civiltà ellenica. L’ultimo, grande romanzo egizio di Wilbur Smith, re incontrastato dell’avventura, è forse uno dei più belli che abbia mai offerto ai suoi tantissimi lettori. Ci trasporta in tempi e spazi lontanissimi, entusiasmando dalla prima all’ultima pagina, tanto che l’unico dispiacere è giungere alla fine


    Genere:letteratura internazionale
    Editore:Longanesi
    Data uscita:03/04/2017
    Pagine:450

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    LA PAURA
    Annie Holt



    Da questo romanzo, la fortunata serie tv Modus

    Il primo a essere ritrovato è il cadavere di un giovane rifugiato, ormai praticamente irriconoscibile, che galleggia nelle acque gelide della baia. Nessuno si era preso la briga di denunciarne la scomparsa, nessuno si presenta a reclamarne il corpo. Una settimana piú tardi, Eva Karin Lysgaard, vescovo di Bergen, viene accoltellata a morte per strada. Eva era una figura pubblica, particolarmente stimata, strano che fosse in giro da sola la vigilia di Natale. Infine un tossicodipendente, trovato morto di overdose in uno scantinato. Una serie di avvenimenti in apparenza scollegati tra loro, ma che pazientemente Johanne e Vik cominciano a mettere in relazione.


    Genere:gialli
    Listino:€ 21,00
    Editore:Einaudi
    Collana:Stile libero big
    Data uscita:21/03/2017
    Pagine:542

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    PICCIRIDDA
    Catena Fiorello


    Cosa può mai accadere a una bambina, una picciridda per dirla nel dialetto locale, che nei primi anni Sessanta vive in un minuscolo villaggio di pescatori, Leto, lungo la costa tra Messina e Catania? Può accadere, ad esempio, che i genitori si trovino costretti a emigrare in Germania in cerca di fortuna e che decidano di portare con sé solo il più piccolo dei due figli, affidando “la grande”, pur sempre picciridda, alla nonna paterna. È la storia di Lucia, l’indimenticabile protagonista di questo romanzo, a cui l’idea di essere figlia di emigrati non va per nulla a genio. Come tutti i bambini che non hanno fortuna, lei è «figlia della gallina nera» e questo significa una vita di sacrifici e rinunce. Lo sa bene. Lo dicono tutti. Lo ripete la nonna, così burbera e austera da essersi guadagnata il nomignolo di Generala. Ma col passare dei mesi, l’esistenza di Lucia si popola di persone e di affetti: le zitelle Emilia e Nora, l’amica del cuore Rita, la Massara Donna Peppina... Ci sono anche gli uomini, misteriosi e taciturni, un mondo da cui stare alla larga (come dice sempre la nonna) o tutto da scoprire (come sente Lucia). E proprio uno di quegli uomini nasconde un terribile segreto a cui Lucia si avvicina sempre più, ignara di ciò a cui va incontro...Attraverso la voce incredibilmente autentica di una bambina, Catena Fiorello ci regala un romanzo profondo e toccante, che ci parla con intelligenza e passione della sua terra e della sua gente.


    Genere:letteratura italiana
    Listino:€ 16,00
    Editore:Giunti
    Data uscita:15/03/2017
    Pagine:300

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