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Posts written by SueMebitch

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    ROCCO SIFFREDI
    NUDO SUL SUPPLEMENTO DI LE MOND


    L'ex attore porno compare senza veli sulla rivista settimanale del quotidiano transalpino dedicata al sesso.


    L'ultima copertina di «M», supplemento settimanale di «Le Monde», non è affatto piaciuta ai lettori dello storico quotidiano francese. Sulla prima pagina della rivista compare una foto senza veli di Rocco Siffredi, definito dal giornale «lo stallone italiano» e il titolo del servizio di 7 pagine dedicato al famoso personaggio del mondo hard è tutto un programma: «Rocco Siffredi, una storia molto lunga». Nell'immagine di copertina Siffredi è coperto, ma nella pagine interne è mostrato senza censura. Centinaia di lettori avrebbero inviato lettere di protesta al giornale dichiarandosi «scioccati» e definendo pessima la scelta del quotidiano di pubblicare foto senza veli dell'attore porno: «Sono abbonato al vostro giornale da tanto tempo - scrive un lettore - e lo ammetto sono rimasto sorpreso, se non sconvolto per la visibilità che avete concesso a Rocco Siffredi e soprattutto per le immagini di questo reportage. Certo la foto di copertina può ancora passare, ma le immagini all'interno in cui Rocco Siffredi appare nudo sono sconvolgenti dal momento che il supplemento è una lettura settimanale per tutta la famiglia». Dello stesso avviso un'altra lettrice che contesta apertamente la scelta del giornale: «So bene che il sesso oggi non è più un più segreto per nessuno e che i bambini fanno presto la loro educazione sessuale su internet, ma questo tipo di esibizionismo pone problemi. Le foto apparse sul giornali sono violente e mi dispiace che il mio giornale ceda al voyeurismo». C'è da dire che Marie-Pierre Lannelongue, caporedattrice del settimanale, nel suo editoriale che accompagnava il supplemento, aveva già messo le mani avanti, spiegando il perché della scelta della copertina shock e del titolo quantomeno ambiguo: «Abbiamo pensato di fare un numero speciale sul sesso perché vogliamo esplorare quello che sta diventando un elemento di cultura popolare, il sesso appunto - scrive Marie-Pierre Lannelongue -. La pornografia è ormai cultura e Rocco Siffredi è una superstar del sesso. Per le immagini abbiamo chiesto al fotografo Matteo Montanari di mostrarci Rocco senza censure. Si, senza censure. Sapendo che il signor Rocco Siffredi rivendica uno strumento di lavoro di dimensioni titaniche e lo ha trasformato quasi in un personaggio, abbiamo deciso di farlo vedere! Certo queste foto possono scioccare, ma hanno anche avuto il merito di creare un dibattito nella redazione. Sembra che il corpo femminile possa essere mostrato tutto nudo senza problemi, mentre quello maschile non debba però essere mai visto».











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    AUSTRALIA
    L'INVASIONE DEI GRANCHI GIGANTI


    Una colonia di granchi giganti nelle acque di Melbourne, Australia. Le immagini sono state scattate dalla scienziata marina Sheree Marris, che ha fotografato i crostacei durante un'immersione nella baia di Port Phillip Bay. Non è chiaro perchè gli animali si siano ammassati in questo modo, ma alcuni ritengono che il comportameno sia funzionale al processo di muta: quando crescono e cambiano il guscio esterno, diventano vulnerabili ai predatori. Raggrupandosi, aumentano il loro livello di protezione. Come a dire: l'unione fa la forza. Marris ha documentato l'evento, postando le immagini sul suo account Facebook: un modo per far riflettere sull'importanza della biodiversità. Ogni anno, infatti, tra maggio e luglio - quando la temperatura dell'Oceano diminuisce - centinaia di migliaia di granchi si spostano lungo la costa meridionale dell'Australia. (Shreemarris.com).



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    SPENCER TUNICK
    IN SEIMILA NUDI A BOGOTA'


    Ben oltre seimila volontari hanno posato senza abiti per Spencer Tunick. Il fotografo americano, noto per le sue immagini di massa di persone nude in scenari urbani, è tornato a scattare in Colombia chiamando a raccolta i suoi modelli nella piazza principale di Bogotà. I partecipanti sono stati precisamente 6.132. Varie le ragioni che li hanno spinti a iscriversi: dalla possibilità di "incontrarsi e conoscersi", alla volontà di compiere un atto rivendicativo per la pace in Colombia, al lottare contro la "morigeratezza" in un Paese "molto conservatore". Il luogo scelto favorisce questa ultima interpretazione dal momento che Tunick, nato a New York nel 1967, ha scelto una piazza circondata da edifici istituzionali: il Campidoglio (che è la sede del Parlamento), la sede del Comune di Bogotà, la Corte suprema e la cattedrale Primada. E non è molto lontano dalla sede della presidenza...



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    RAGNI PAVONE
    IN AUSTRALIA SCOPERTE SETTE NUOVE SPECIE


    Altri sette esemplari si aggiungono alla famiglia di ragni pavone in Australia...

    Un genere di aracnidi, definito "Maratus", che conta già 48 specie, secondo il biologo Jürgen Otto, autore della scoperta illustrata sulla rivista Peckhamia. Sono lunghi un paio di millimetri e molto colorati: "si comportano come cani e gatti", ha spiegato lo scienziato, sottolineando che questi ragni si trovano soprattutto nella regione occidentale dell'Australia. Otto documenta la vita di questi insetti sulla sua pagina Fb 'Peacock spiderman'



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    Il pantone dei rifiuti:
    gli oggetti abbandonati lungo 500 miglia di costa diventano arte


    Per questo suo colorato lavoro, l’artista Stuart Haygarth è partito da una “passeggiata” lungo tutta la costa sud dell’Inghilterra, con l'obiettivo di raccogliere ogni elemento artificiale nel quale si sarebbe imbattuto. Ha percorso 500 miglia, da Gravesend a Land's End, a caccia di tutti gli oggetti abbandonati o portati a riva dalla corrente. Tornato in studio, ha poi classificato ogni pezzo, raccolto in base al tipo e al colore, prima di organizzare i “cimeli” rinvenuti in composizioni precise da fotografare. Il risultato è un rigore formale che si sposa con un senso estetico da artista: le immagini seducono per la loro colorata bellezza e allo stesso tempo per la loro immediatezza visiva. Duplice anche il senso artistico e morale alle spalle del progetto “Strand”. Da un lato Stuart vuole sottolineare la possibilità di trasformare i rifiuti in nuova bellezza e in qualche modo costruire una sorta di archivio “di viaggio” legato alla vita di persone sconosciute; dall’altro con questi scatti cerca un nuovo modo per raccontare la storia del nostro inquinamento sconsiderato. Una denuncia e un messaggio di riscatto che adesso sono stati riassunti in un omonimo volume edito da Art/Book Publishing































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    FU HOU
    In Cina, il monaco mummificato ricoperto d'oro: diventerà una statua


    A Quanzhou, nel sud est della Cina, il corpo mummificato di un monaco buddista deceduto all'età di novantaquattro anni è stato ricoperto di oro per diventare una statua, che sarà posta nella sala ancestrale dei santuari di Pechino. Il tutto seguendo la volontà dello stesso monaco. Fu Hou, per la quasi totalità della sua vita monaco buddista nella città di Quanzhou, aveva infatti espresso la volontà di essere mummificato e posto in un'urna funeraria nella posizione del loto. Mostrato per la prima volta ai fedeli durante una cerimonia nel tempio di Puzhou, a Quanzhou, il corpo del monaco è stato ricoperto con una vernice dorata dopo un lungo trattamento durato diversi mesi. "Solo il corpo di un monaco davvero virtuoso può restare intatto dopo la mummificazione" ha dichiarato Li Ren, abate del tempio di Quanzhou, che ha specificato come la realizzazione della statua sia "una commomorazione al monaco Fu Hou per la sua profonda devozione al buddismo".



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    FLYING SCOTSMAN
    IN GB TORNA LA LOCOMOTIVA A VAPORE


    E' una delle locomotive a vapore più famose del mondo. Tra le altre peculiarità, è la prima ad aver varcato (almeno ufficialmente) la soglia delle 100 miglia orarie (quasi 161 km all'ora), nel 1934. Il Flying Scotsman è tornato a viaggiare nelle ore scorse, dopo un restauro costato 5 milioni di sterline. L'itinerario che verrà percorso giornalmente fino al 20 marzo, è quello compreso tra Grosmont e Pickering, lungo la North Yorks Moors Railway, attraverso l'omonimo parco nazionale, sulla sponda est dell'Inghilterra settentrionale, tra York e Newcastle. Per il momento, questa è l'unica tournée del glorioso convoglio sulla linea, già dedita a servizi da turismo slow con altri mezzi d'epoca. (Fotogallery in spoiler)



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    AUSTRALIA
    GLI APOSTOLI SONO ANCHE SOTT'ACQUA


    Victoria. Scoperte 5 scogliere calcaree sul fondale di fronte alla costiera che alloggia le iconiche masse rocciose che calamitano milioni di turisti da tutto il mondo


    Ora possono davvero tornare a chiamarsi Apostoli. Anzi, ce n'è persino uno di troppo. I magnifici spuntoni calcarei che fanno da cornice alla costiera dello Stato di Victoria - forse la più celebre icona australiana dopo il Sydney Opera House e Uluru-Ayers Rock (tralasciando canguri e koala) - hanno dei fratelli minori sommersi. Sono cinque, si trovano a settanta metri di profondità, 6 chilometri al largo di quelli che calamitano milioni di turisti da ogni angolo del mondo, ma che ai giorni nostri, dopo l'ennesimo crollo da usura, nel 2005, si erano ridotti solamente a otto. La scoperta è una prima mondiale assoluta. Sino ad oggi, infatti, non si credeva che simili composizioni calcaree, notoriamente fragili già in superficie, potessero resistere all'usura dell'ambiente marino. Il merito va a un gruppo di studiosi dell'Università di Melbourne, impegnati nella mappatura dei fondali al largo delle coste del Victoria. "Quando li abbiamo visti, è stato uno shock - conferma Rihannon Bezore, del dipartimento di Geografia dell'ateneo. - Sono strutture molto particolari, vere e proprie cataste di materiale, che è difficile pensare non erose in profondità. Il fatto che si siano conservate è decisamente un evento unico". Gli Apostoli sommersi sono alti 5 metri. Secondo gli studiosi, la ragione della loro salvezza sarebbe da ricercare in un innalzamento improvviso delle acque, avvenuto circa 60 mila anni fa, dopo un "massimo glaciale". "Gli oceani si innalzavano a ritmi almeno due volte superiori a quelli attuali - spiega la studiosa - così velocemente che le onde marine non hanno avuto il tempo di eroderli del tutto o di farli collassare".



    Un rendering dei fondali della costiera della Great Ocean Road, con gli Apostoli sommersi, elaborato dagli studiosi dell'Università di Melbourne


    Alti circa 45 metri, magicamente collocati sopra la battigia di una spiaggia letteralmente incoronata da un semicerchio di calcare di qualche centinaio di metri di diametro, i cosiddetti Twelve Aposltes sono solo una parte delle imponenti e frastagliatissime formazioni rocciose che in parte costituiscono la costiera a circa 230 chilometri a Sud Ovest di Melbourne e in parte la fronteggiano dall'acqua o dalla battigia. Il tutto è conosciuto come Port Campbell National Park e si può attraversare percorrendo la Great Ocean Road, una delle strade panoramiche lungomare più apprezzate del pianeta. Un insieme che ha preso forma a partire da circa 20 milioni di anni fa, quando il mare ha cominciato a erodere il calcare, creando via via formazioni impensabili e in continuo divenire. Gli Apostoli visibili (non dalla strada, per ammirarli si lascia l'auto in un parcheggio e si percorre un breve sentiero che approda al viewpoint) hanno il nome attuale dagli anni Venti del Novecento. Prima l'area era conosciuta come Sow and Piglets, la scrofa e i maialini: l'una identificava l'isolotto posto alla foce della spettacolare insenatura Loch ard Gorge, ennesima attrattiva della zona; gli altri corrispondevano agli attuali Apostoli. A quanto si tramanda, già a quei tempi le formazioni che si potevano osservare erano soltanto 9. Tuttavia, su una precedente mappa storica, quella edita dal governatore La Trobe, nel 1846, si contavano più di 12 Piglets; d'altra parte, pare che i primi navigatori europei che vi si imbatterono ne avessero contati proprio tanti quanti erano i discepoli di Cristo, e che qualcuno già li avesse così battezzati. La spiegazione dei fautori di questa teoria sostiene che un buon numero di sassi calcarei, di dimensioni inferiori a quelli che vediamo oggi, sia collassata sotto i colpi delle onde nell'arco di 50-60 anni. Non è però da escludere un'altra ipotesi, e cioè che il mix di realtà e leggenda arrivato ai Vittoriani degli anni Venti si sia imbattuto in un genio del marketing in anticipo sui tempi, capace di pensare a un nome tanto evocativo. Quale che sia la verità, è un fatto che, nell'area, erosione e crolli siano poco meno che la regola. Del collasso di uno degli spuntoni nel 2005 s'è detto. Un'altra delle formazioni più ammirate nel Port Campbell National Park, il London Arch, si chiamava London Bridge fino a quando, nel 1990, crollò il blocco cilindrico che lo univa alla terraferma. Ma la continua evoluzione della morfologia costiera è una parte indissolubile della sua bellezza. E chissà che a breve - correnti e squali permettendo - non diventi possibile ammirare anche gli ultimi arrivati. E se non sarà possibile immergersi, magari arriveranno imbarcazioni con il fondo trasparente.



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    Il problema è che il silicone le è finito anche nella gola ma la canzone è bellissima...

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    TENDENZA NO KIDS
    QUI I BAMBINI NON POSSONO ENTRARE


    Ristoranti, hotel, voli aerei, stabilimenti balneari: la nuova tendenza è l'ambiente "childfree". Nato in Usa ed esportato in Europa, il fenomeno ha contagiato anche i Paesi del nord, notoriamente attenti alle esigenze della famiglia. E in Italia sono sempre più numerosi i luoghi che sposano l' idea

    Piangono, corrono avanti e indietro, giocano, sono rumorosi. Per carità. Meglio tener lontani i bambini da pizzerie, negozi, aerei, e godersi il tempo libero in santa pace. La "no kids zone" è ormai una tendenza sempre più diffusa a livello globale, nata negli Usa sull'onda del libro della due volte mamma Corinne Maier, "Mamma pentita, No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli", ed arrivata in Europa grazie alla furba intuizione di alcuni imprenditori pionieri, che tra i criteri di selezione della clientela di ristoranti e hotel qualche anno fa hanno cominciato a inserire un bel "Vietato l'ingresso ai bambini". Del resto, il libro della Maier nel 2008 è diventato un bestseller in poche settimane e le coppie "childfree" (che è diverso da "childless", che vogliono i figli ma non riescono ad averne) rappresentano, nelle società occidentali, circa un quarto del totale. Se due indizi fanno una prova, è molto probabile che il fascino dei piccoli paffuti stia perdendo, tra le nuove generazioni, parte del proprio appeal. I colossi dell'imprenditoria, che sulle esigenze dei potenziali clienti costruiscono floride strategie di marketing, non potevano lasciarsi sfuggire un'opportunità del genere, e non è un caso che esistano anche voli "childfree", come quelli per Creta e Gran Canaria organizzati dalla compagnia inglese Thomas Cook Airlines, per lo più diretti verso villaggi e hotel che condividono la stessa filosofia. Negli Stati Uniti, infine, la "National Transportation Safety Board", agenzia che si occupa di sicurezza sugli aeroplani, ha scritto alla Federal Aviation Administration per far introdurre la regola "un passeggero-un posto", vero e proprio dissuasore di mobilità infantile. La "moda" si sta espandendo a macchia d'olio anche tra resort e ristoranti e persino nei Paesi notoriamente "children friendly" del nord Europa. In Germania, tra decine di alberghi e caffè kinder verboten, dove cioè i bambini sono banditi, sono comparsi annunci immobiliari riservati agli ältern ohne kinder, cioè adulti senza piccoli al seguito; in Austria è l'hotel Cortisen, uno dei più gettonati, a essere off limit ai pargoli; in Svezia sono moltissimi gli alberghi che non accettano prole under 12, e in Spagna la catena "Iberostar" fa pernottare solo ospiti over 14 e la "Sandals" addirittura dai 18 in su. Inutile dire che tutte queste strutture viaggiano all'insegna del tutto esaurito. Ai luoghi fisici fanno da corollario quelli virtuali, e non mancano le pagine su Facebook dedicate all'argomento (una per tutte: "Fuori i bambini maleducati dai locali pubblici") e i forum e i siti rigorosamente "childfree", o nati per discutere di quanto sia bello vivere senza pargoli attorno.



    Ristorante-pizzeria-pasticceria Sirani a Bagnolo Mella vietato ai bambini


    Nel nostro Paese, secondo l'Ocse, il 24% delle donne nate nel 1965 non ha avuto figli e, secondo gli studiosi del progetto europeo "Families and Societies", non c'è necessariamente una causa materiale dietro questa scelta. Non siamo più, insomma, quel Paese "family oriented" che eravamo trent' anni fa. "Da noi nessuno lo vorrà mai ammettere, ma garantisco che nei locali più trendy il bambino non è mai ben visto. Ricordo quando a Massimiliano Ossini fu impedito di entrare al Coast Music Bar di Porto Cervo all'ora dell'aperitivo perché era in compagnia dei figli piccoli", racconta Roberto Piccinelli, autore dell'annuale Guida al piacere e al divertimento. Nel Belpaese, pur non vigendo alcun divieto ufficiale, un target adulto è infatti preferito da tanti resort esclusivi, come l'hotel Mont Blanc in Valle d'Aosta, l'Alpin Garden in Val Gardena, il Palazzo Hedone a Scicli, provincia di Ragusa, l'Antico Casale di San Gimignano o la Scalinatella di Capri, piccolo ed elegantissimo cinque stelle arrampicato su via Tragara e considerato uno dei luoghi più suggestivi in cui soggiornare. A costi più contenuti c'è il Casale Belvedere in Toscana, l'hotel Stella Maris Levanto in Liguria, Il Capanno nelle Marche, e si trova persino qualche stabilimento, come il Florida Beach Club sull'Argentario. Posti bellissimi, che con la postilla "no kids" garantiscono ai clienti il valore aggiunto di un soggiorno all'insegna della pace e del relax. "E' una regola che abbiamo adottato sette anni fa e i nostri clienti sono felici così: quelli a cui non piace possono andare da qualche altra parte", fanno sapere dal ristorante-pizzeria-pasticceria Sirani a Bagnolo Mella, nel bresciano, dove i bambini sotto i dieci anni possono entrare solo prima delle ventuno. I gestori sono infatti consapevoli che spesso, a cena o a bordo piscina, intrattenere una conversazione o staccare la spina è veramente molto difficile se nei paraggi ci sono piccoli che fanno capricci per il cibo, urlano o si rincorrono come scalmanati. Eppure, come spiega Barbara Casillo, direttore di Confindustria Alberghi, "non è però possibile vietare l'ingresso ai bambini, lo proibisce la legge. Un albergatore è tenuto a respingere un qualsiasi cliente soltanto se non ha con sé un documento di identità".













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    THE FEARLESS COLLECTIVE
    I murales contro la violenza di genere in Pakistan


    Una designer e attivista indiana e un’attivista pakistana, Shilo Shiv Suleman e Nida Mushtaq, hanno unito le forze per colorare i muri delle loro città contro la violenza di genere. Nel 2012 Suleman ha avviato il suo progetto The Fearless Collective (Il collettivo senza paura), unendo le comunità e i soggetti ai margini grazie all’arte. L’iniziativa è piaciuta molto a Mushtag, che ha invitato Suleman con i suoi colori e gli street artist in Pakistan. A Lahore le due attiviste hanno lavorato con gli artisti locali sull’idea di eredità, sulle paure che ereditiamo da chi ci precede.





    Un lavoro molto apprezzato anche sui social network e di particolare attualità visto i continui fatti di cronaca che scuotono il mondo.






























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    Titicaca...Poopò...solo laghi di merda in Bolivia...

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    KURO-TOMAGO
    Le uova nere delle terme giapponesi che "allungano la vita"


    Uova nere del Giappone, o meglio 'Kuro-tamago'. Non sono né di un dinosauro appena scoperto, né di qualche specie rara, ma di certo non si trovano al supermercato. Quindi, da cosa deriva quel colore? Altro non sono che uova sode delle acque termali di Owakudani, una valle vulcanica formatasi circa 3mila anni fa a seguito di una grande eruzione del Monte Hakone. Owakudani è ancora attivo con pozze di acqua bollente ricche di zolfo e fumi vulcanici di idrogeno solforato e anidride solforosa. Una volta arrivati in questo luogo turistico verrete subito invasi dal classico odore di uovo sodo, ma in questo caso le uova sode ve le potete mangiare veramente. Gli abitanti del posto dicono che un uovo nero allunghi di sette anni la vita. In realtà, sono normalissime uova di gallina che vengono immerse nelle piscine naturali di acqua termale. Lo zolfo in acqua rende nero il guscio.



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