Lottovolante pl@net

Posts written by SHIBATA

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    Bolt e la fidanzata bianca.
    La Giamaica non lo perdona.



    L'uomo più veloce del mondo, campione dei 100 e dei 200 metri, contestato dai suoi connazionali. Il motivo? La storia d'amore con la bionda slovacca Lubica Slovak.

    La comunità nera giamaicana ha preso malissimo la storia d’amore fra Usain Bolt e la bella stilista di moda Lubica Kucerova (altrimenti nota come Lubica Slovak), con cui il velocista sta da sei mesi e, a detta degli amici, “in maniera molto seria”, perché la ragazza è bianca.

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    Un affronto per la gente del posto, che accusa il campione del mondo dei 100 e 200 metri “di soffrire del complesso della donna bianca che colpisce molti uomini neri di successo” e lo definisce addirittura “il nuovo Tiger Woods” (che, prima del divorzio, era sposato con la modella svedese Elin Nordegren).

    A scatenare la campagna “anti Lubica” (che è nata in Slovacchia ma si è trasferita in Giamaica dopo la laurea alla Ryerson University di Torono) è stata la foto pubblicata il mese scorso sul “Jamaican Observer” che ritraeva Bolt e la Slovak mentre si baciavano e che ha ricevuto una valanga di commenti negativi, mentre l’articolo di accompagnamento includeva una vignetta non esattamente “politically correct”, nella quale una donna di colore, con la scritta “local” sulla maglietta, appariva disperata nel vedere Bolt che correva fra le braccia “di quella slovacca stilista di moda”.

    E fra chi predice “che lei lo mollerà, portandogli via tutti i suoi soldi” , chi si lamenta “perché ci hanno fregato un altro dei nostri uomini” e chi si chiede “come abbia fatto Bolt a scegliere una “snowbunny” con tutte le belle ragazze di colore che ci sono sull’isola”.

    C’è invece chi la butta sulla questione sociale (“queste superstar ci deluderanno sempre se puntiamo su di loro per la nostra identità raziale”) e chi preferisce sperare che Bolt per il momento si stia solo divertendo e che quando sarà pronto a sposarsi “lo farà con una bella giamaicana nera”.

    Ma per il momento lo sprinter e la fidanzata non sembrano lasciarsi intimorire da tanta, malcelata avversione e continuano la loro storia, nata a metà novembre dell’anno scorso, dopo che Lubica era stata presentata a Usain da un’amica comune (la cantante di reggae Tami Chynn, con cui ha una boutique di moda a Kingston) e lo aveva intervistato per l’edizione slovacca della Pravda.

    “L’amore non conosce razza - ha spiegato al “Daily Mail” un amico della Slovak – ma solo cuori che battono all’unisono. Lubica e Usain stanno molto bene insieme, sono entrambe persone di successo, concentrate una sulla moda e l’altro sullo sport, e la loro storia funziona perché non c’è stress o competizione fra di loro, ma solo piacevoli serate in casa e occasionali puntate a Montego Bay”.
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    Totti non basta:
    l'Europa si allontana.






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    La Roma ci prova ma non riesce a battere il Catania all'Olimpico: partita pazza, Totti sbaglia un rigore ma segna una doppietta; per gli ospiti, gol di Lodi su rigore e Marchese. La Champions League è andata, l'Europa League praticamente anche.

    La Roma fallisce anche il penultimo assalto all'Europa, l'ultima all'Olimpico: nel giorno della 500a presenza in Serie A con la maglia giallorossa, Francesco Totti sbaglia un rigore, segna una doppietta, ma contro il Catania non basta.

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    La squadra di Montella approfitta delle falle presenti in quella di Luis Enrique, che ai punti avrebbe la meglio, ma deve fare i conti con qualche lacuna di troppo in fase difensiva. Roma a quota 53 punti in classifica, Catania a 48: i giallorossi sono fuori dalla Champions League e probabilmente anche dall'Europa League.

    CON TOTTI E OSVALDO C'E' BORINI - Luis Enrique recupera in extremis Lobont: va lui in porta e non Curci. In difesa, spazio all'immaginazione: Taddei terzino destro e Marquinho terzino sinistro; nessuna sorpresa a centrocampo, in attacco Borini viene preferito a Lamela e Bojan. Torna Osvaldo dal 1'. Montella conferma la formazione annunciata alla vigilia, con una sola modifica: Barrientos e non Lanzafame completa il trio d'attacco con Gomez e Bergessio. Squalificato Spoli, c'è Bellusci. A centrocampo non c'è spazio per Biagianti e Seymour.

    IL CAPITANO FA 500 MA E' IPNOTIZZATO - Con gli animali si dice "gli manca la parola", al primo tempo dell'Olimpico si può dire sia "mancato solo il gol". La Roma attacca, schierata molto offensivamente, e dopo soli 9 minuti avrebbe la chance di passare in vantaggio: Totti, alla 500a presenza in A, però si fa ipnotizzare da Carrizo, che si fa perdonare l'errore di presa che aveva causato il calcio dal dischetto.

    PARTITA PAZZA, MA ZERO GOL - La partita, da quel momento in poi, sarà un susseguirsi di emozioni e di occasioni da gol: è ancora il capitano giallorosso a far tremare Carrizo, bravo a respingere al 17'. Dall'altra parte, è Gomez l'etneo più pungente, sia in fase propositiva che in conclusione: né lui né Legrottaglie però riescono a bucare Lobont da buona posizione. La Roma commette qualche errore di troppo quando imposta, e rischia di pagarlo caro con gli inserimenti dei vari Barrientos e Izco. Gago al 34' testa i riflessi di Carrizo, sempre attento, mentre al 41' la buona combinazione tra Osvaldo e Borini produce un bel tiro (fuori) dell'ex Chelsea. Finale di tempo un po' turbolento: gialli per De Rossi e Barrientos, ma è sempre 0-0.

    TOTTI, LODI, MARCHESE, TOTTI: 2-2 - Si riparte e finalmente arrivano i gol tanto attesi: al 52' Totti fa secco Carrizo con un sinistro dal limite sul quale il portiere argentino può davvero poco. Il vantaggio giallorosso, tanto cercato, però dura solo pochi minuti: al 58' infatti Heinze stende Barrientos in area, e Lodi segna il suo nono gol stagionale (tutti da calcio da fermo) per dare l'1-1 al Catania. Finita? Macché, il bello inizia adesso: il Catania al 67' completa la rimonta, mettendo in azione uno schema evidentemente già provato in allenamento. Lodi dà dietro a Marchese che spara il siluro del 2-1. L'Olimpico mugugna, ma la Roma c'è e lo prova dieci minuti dopo: Pjanic serve a Totti la palla del facile 2-2. Ormai la partita è pazza, può succedere di tutto: le chance migliori capitani tra i piedi dei giocatori della Roma. Pjanic calcia addosso a Carrizo, Lamela si fa ipnotizzare dal connazionale: nulla da fare, il fortino del Catania regge. E' 2-2.


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    Finge di avere il cancro al seno
    per farsi pagare le protesi dai colleghi: arrestata.



    La 27enne Jami Lynn Toler ha detto di non avere i soldi per l'operazione così è partita una colletta di 8mila dollari.

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    Come rimediare 8.000 dollari per pagarsi un intervento di chirurgia plastica al seno? Operazione semplice per Jami Lynn Toler, ventisettenne di Mesa, città nello Stato dell'Arizona che ha avuto la brillante idea di fingere di essere malata di cancro per scucire denaro ai colleghi di lavoro. A questi ultimi ha raccontato di non avere un'assicurazione sanitaria e di non potersi curare. Peccato per lei che le sue menzogne siano state scoperte e mercoledì scorso la donna sia stata arrestata dalla polizia americana.

    LA TRUFFA - La ventisettenne è stata rilasciata giovedì dopo una breve apparizione in tribunale: il giudice dell'Alta Corte della Contea di Maricopa le ha concesso di lasciare il carcere a patto che portasse un braccialetto elettronico in grado di monitorare ogni suo spostamento. La donna, che lavorava in una casa di riposo, avrebbe architettato la truffa lo scorso settembre quando ha rivelato al suo datore di lavoro di avere un tumore al seno. La Toler, al tempo, spiegò a Carmen Klemis, il gestore dell'ospizio dove era impiegata, che l'unico modo per sopravvivere era quello di sottoporsi a una doppia mastectomia (l'asportazione chirurgica delle mammelle) con successiva ricostruzione del seno. Tuttavia - lamentò la ragazza - non aveva una copertura sanitaria per un intervento del genere. La ventisettenne raccontò la falsa storia anche ai suoi genitori e velocemente colleghi e amici della Toler organizzarono una raccolta fondi per aiutarla. Alla fine furono accumulati oltre 8000 dollari e i soldi furono immediatamente consegnati alla ragazza.

    LA SCOPERTA - La truffa sarebbe stata scoperta dopo che la ragazza ha rifiutato l'offerta gratuita di uno specialista che si era proposto di curarla gratuitamente. Questo inspiegabile diniego avrebbe insospettito il suo datore di lavoro che successivamente avrebbe segnalato la vicenda alla polizia di Mesa. Le cartelle cliniche recuperate dagli agenti hanno dimostrato che la Toler non aveva alcun tumore, ma che aveva pagato con soldi liquidi l'operazione di chirurgia estetica al seno. Gli amici e i colleghi di lavoro che hanno offerto un aiuto economico alla ragazza sono rimasti sconcertati quando hanno saputo di essere stati truffati: “Sono persone in buona fede che volevano aiutare un conoscente in grande difficoltà” ha commentato incredulo Carmen Klemis, il datore di lavoro della Toler.
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    Morto d'infarto Dale Oen.
    Campione mondiale 100 rana.



    L'annuncio della morte per arresto cardiaco del nuotatore norvegese è stato dato dalla federazione del suo paese. Era in Arizona per allenarsi, è stato trovato riverso in bagno. A Shanghai, lo scorso anno, aveva vinto davanti all'azzurro Scozzoli. Avrebbe compiuto 27 anni tra pochi giorni.

    Lo ha annunciato la federazione nuoto del suo paese. Dale Oen, che avrebbe compiuto 27 anni tra 20 giorni, si trovava a Flagstaff, in Arizona, per una serie di allenamenti in quota, dove stava recuperando da un infortunio alla spalla. E' stato trovato riverso nel pavimento del bagno ieri sera poco prima delle 20 (le 5 di stamattina in Italia) dal compagno di stanza che aveva bussato senza ricevere risposta. Immediati i soccorsi del medico della nazionale, l'ambulanza è arrivata dopo 6 minuti ma Oen è stato dichiarato morto alle 21, in ospedale.

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    Nella mattinata di ieri aveva anche giocato a golf e sembrava non avere alcun problema. Poco prima del malore aveva parlato con la famiglia in Norvegia via skype. "Siamo tutti sotto shock" ha dichiarato il tecnico norvegese Petter Loevberg. "Il nostro pensiero va alla sua famiglia che ha perso Alexander troppo presto".

    Dale Oen si era laureato campione del mondo lo scorso anno a Shanghai sui 100 rana, precedendo l'azzurro Fabio Scozzoli. Aveva destato commozione la sua dedica alle vittime delle stragi avvenute in Norvegia qualche giorno prima. In carriera aveva anche vinto l'argento, sempre sui 100 rana, la sua gara, alle Olimpiadi di Pechino e due medaglie ai campionati europei.
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    City, le mani sulla Premier.
    Mancini padrone di Manchester.






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    Un gol di Kompany al 46' del primo tempo decide il derby con lo United: netto il dominio dei Citizens, ora in vetta insieme ai Red Devils a due giornate dalla fine ma con una migliore differenza reti. Scintille tra il tecnico italiano e Ferguson.

    Un pezzo grande così di Premier s’incammina verso la metà blu di Manchester. Nel derby che vale un titolo, infatti, il City supera lo United (1-0), lo riagguanta in classifica a 83 punti, ma, quando al termine del campionato mancano soltanto due partite, lo sopravanza grazie alla migliore differenza reti (+61 contro +53).

    NIENTE BALOTELLI
    — Il tecnico italiano non recupera l’atletico Richards e lancia il ruvido Zabaleta sulla fascia di destra. Il marchigiano schiera per il resto il suo miglior City con la coppia argentina Tevez-Agüero a pungere là davanti. Le punte di scorta, Balotelli e Dzeko, mordono il freno in panchina. Sir Alex si affida alla vecchia guardia. E allora Scholes detta i tempi, mentre Giggs prova a sfornare assist per l’unico attaccante Rooney. Il rispolverato Park assicura densità in mezzo al campo, mentre il recuperato Nani offre vivacità sulla sua fascia. Dopo le incertezze difensive di otto giorni orsono, Rafael si prende una sana pausa di riflessione, e così a pattugliare la corsia destra ci pensa Jones. Evans è ammaccato e deve lasciare il posto a Smalling che fa coppia nel cuore della retroguardia con Ferdinand.

    OCCASIONI COL CONTAGOCCE — L’inizio è di studio, lo United tiene più palla, ma le occasioni limpide latitano. La prima fiammatina arriva al 15’ ed è targata City, Nasri imbecca Tevez, ma sul centro insidioso dell’Apache arriva puntuale il rinvio di Jones. Agüero, sotto gli occhi del Pibe de Oro presente in tribuna, spreca poi al 24’ la sponda di Lescott sparando alle stelle. Dopo la mezz’ora il Citizens spinge sull’acceleratore con più continuità, ma la zampata di Agüero, imbeccato da Nasri, non trova lo specchio, e la conclusione di Zabaleta è ordinaria amministrazione per De Gea. Park risponde dalla parte opposta, ma il suo proiettile è altissimo.

    INCORNATA KOMPANY — Il City guadagna corner a raffica. Ed è proprio su un sapiente calcio dalla bandierina di Silva, sul finire della prima frazione di gioco, che la difesa dello United si dimentica Kompany. Il belga non perdona, sovrasta Smalling e con una zuccata imperiosa trafigge De Gea. Si riprende con uno United più pimpante, evidentemente Ferguson si è fatto sentire alla pausa. Hart toglie dalla testa di Rooney un corner di Giggs, e mette poi in angolo una stilettata di Nani che avrebbe però dovuto bloccare. I Citizens non stanno a guardare e Nasri, dentro l’area di rigore, si gira ma non centra il bersaglio.

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    UNITED SENZA SMALTO — I Red Devils si tolgono la maschera: fuori Park e dentro un’altra punta, Welbeck. Mancini risponde tirando su la coperta, e rileva uno stremato Tevez con un faticatore di centrocampo come De Jong. Gli Sky Blue assorbono la pressione United e rispondono con ripartenze ficcanti. Tourè si fa un coast to coast a tutta velocità, ma da una trentina di metri è tradito dalla sua mira. De Jong fa sentire i suoi tacchetti a Welbeck, si prende un giallo e scatena una scaramuccia tra Ferguson e Mancini. Esce Scholes ed entra Valencia, Tourè ha praterie davanti a sé, ma il suo sinistro liftato va a un niente dal palo. I Diavoli Rossi non riescono a imbastire un’azione che sia una. Ci prova Clichy dall’altra parte, ma De Gea risponde presente; poi Nasri invece di concludere vuole dribblare tutta la retroguardia avversaria e si dimentica la palla.

    FELICITA ETIHAD — Si chiude con una mischia nell’area dei Citizens, ma non succede nulla e arriva il triplice fischio finale. L’Etihad è una bolgia, ma i vicini di casa del City non sono soltanto rumorosi come ha detto Sir Alex. Ora hanno imparato anche a essere vincenti. Sulla strada del trionfo in Premier ci sono ancora gli ostacoli Newcastle e QPR, ma buona parte dell’opera è stata compiuta stasera.

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    IL TABELLINO
    Manchester City-Manchester United 1-0



    MARCATORE: Kompany al 46' p.t.
    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Kompany, Lescott, Clichy; Yaya Touré, Barry; Silva (dal 38' s.t. Richards)Tevez (dal 23' s.t. De Jong), Nasri (dal 48' s.t. Milner); Aguero. A disposizione: Pantillimon, Kolarov, Balotelli, Dzeko. All. Mancini.
    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Smalling, Evra; Carrick, Scholes (dal 33' s.t. Valencia); Nani (dal 38' s.t. Young), Giggs, Park (dal 13' s.t. Wellbeck); Rooney. A disposizione: Amos, Rafael, Berbatov, Hernandez. All. Ferguson.
    ARBITRO: Marriner
    NOTE: ammoniti Yaya Touré (MC), Jones (MU), De Jong (MC), Carrick (MU) per gioco scorretto.

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    On the differences between her character Gloria in 'Modern Family' and herself:
    “Gloria was written for me, thinking of me. It is a variation of me. Me and my mother, we are all Latino. Through Gloria naturally express myself in my English with a heavy Spanish accent. At the beginning, here in America, sought to correct my accent. Now I do not care, I speak with a Spanish accent, people laugh, I like them all and have fun.”

    On if she feels 'exploited' by her character:
    “Not at all. It is I who takes the chances presented. My career is because of my look and I am not ashamed of it. My look has opened so many doors. But I also know that if I had something else, my career would have ended long ago. That’s why I see Sophia Loren as the perfect example of beauty, sex appeal and how the one presented in public.”

    On being considered a sex symbol at nearly 40 years old:
    “I am happy. Indeed it is strange, I remember when my mother was 40 and I saw it as great. Now I included in the lists of the best butt or breasts with top actresses like Megan Fox Mila Kunis or who are 20 years younger than me. That’s a great satisfaction for me.”


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651 replies since 30/4/2012
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