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Qualcuno potrebbe pensare che, l'arrivo in Italia di questa nube generata dall'esplosione di un vulcano in Islanda, può trattarsi di un evento eccezionale...
Certamente non capita tutti i giorni, e tutti Noi ci troviamo con gli occhi rivolti al cielo per cercare di partecipare a questo evento speciale...
Nella realtà dei fatti si tratta invece di un evento di cui esistono tracce nel passato...
La più rilevante è la seguente...L'anno senza estate
L'anno senza estate, conosciuto anche come l'anno della povertà e Eighteen hundred and froze to death (1800 e si moriva di freddo nei paesi di lingua inglese), fu il 1816, anno durante il quale gravi anomalie al clima estivo distrussero i raccolti nell'Europa settentrionale, negli stati americani del nord-est e nel Canada orientale. Lo storico John D. Post lo ha battezzato "l'ultima grande crisi di sopravvivenza nel mondo occidentale".
Oggi si ritiene che le aberrazioni climatiche furono causate dall'eruzione vulcanica del Tambora, nell'isola di Sumbawa dell'attuale Indonesia (allora Indie olandesi), avvenuta dal 5 al 15 aprile 1815, eruzione che immise grandi quantità di cenere vulcanica negli strati superiori dell'atmosfera. Il vulcano Soufrière nell'isola di Saint Vincent nei Caraibi nel 1812, e il Mayon nelle Filippine nel 1814, avevano già eruttato abbondanti polveri nell'atmosfera. Come è comune a seguito di grandi eruzioni vulcaniche, la temperatura globale si abbassò poiché la luce solare faticava ad attraversare l'atmosfera.
Le inusuali aberrazioni climatiche del 1816 ebbero l'effetto peggiore nell'America del nordest, nelle province canadesi del Maritimes e di Terranova e nel nord dell'Europa. Tipicamente la tarda primavera e l'estate in quelle regioni americane sono sì relativamente instabili, ma mai fredde, con minime che raramente scendono sotto i 5 °C (praticamente mai in Europa). La neve d'estate su quelle zone del Nord America è estremamente rara sebbene a maggio talvolta sia presente del nevischio.
Nel maggio 1816, invece, il ghiaccio distrusse la maggior parte dei raccolti, e a giugno due grandi tempeste di neve nel Canada orientale e nel New England provocarono molti morti. Quasi trenta centimetri di neve ricoprirono Québec all'inizio di giugno. A luglio ed agosto i laghi e i fiumi ghiacciarono in Pennsylvania e altre tre gelate colpirono il New England che distrussero tutti gli ortaggi tranne quelli poco sensibili al freddo. Rapide e improvvise variazioni di temperatura erano comuni, così come fu comune l'incremento dei prezzi dei cereali.
Molti storici citano l'anno senza estate come il principale motivo per la "conquista" nell'Ovest americano e il rapido crescere di stanziamenti umani nel Midwest. In generale le popolazioni furono colpite da una grande miseria, i coltivatori furono ridotti in grande difficoltà e molti capi di bestiame morirono. L'eruzione del Tambora fu anche la causa, in Ungheria, della caduta di neve sporca. Qualcosa di simile accadde anche in Italia, che per un anno circa vide cadere della neve rossa, si crede a causa delle ceneri nell'atmosfera.
L'Europa, che stava ancora riprendendosi dalle guerre napoleoniche, soffrì per la mancanza di cibo. Ci furono rivolte per il cibo in Gran Bretagna e in Francia e i magazzini di grano vennero saccheggiati. La violenza fu peggiore in uno stato senza sbocchi sul mare come la Svizzera, il cui governo fu costretto a dichiarare un'emergenza nazionale. Grandi tempeste, piogge anomale e inondazioni dei maggiori fiumi europei (incluso il Reno) sono attribuite all'eruzione, così come la presenza di ghiaccio nell'agosto del 1816.
La mancanza di foraggio ispirò Karl Drais, allora ancora un barone, a cercare nuovi modi di trasporto senza cavalli, il che portò all'invenzione del Dandy horse o velocipede, il prototipo della moderna bicicletta (e della motocicletta) e diede un impulso decisivo ai successivi mezzi di trasporto personale a motore.
Le "incessanti nevicate" del luglio 1816 durante un'"estate umida e non congeniale" costrinsero Mary Shelley, John William Polidori e i loro amici a restare al chiuso durante le loro vacanze svizzere. Essi decisero per una gara a chi avrebbe scritto la storia più spaventosa, e così Shelley scrisse Frankenstein, or The Modern Prometheus e Polidori Il Vampiro. Gli alti livelli di cenere nell'atmosfera resero spettacolari i tramonti di quell'anno, tramonti celebrati nei dipinti di J.M.W. Turner.
Secondo un'ipotesi formulata da J.D.Post della Northeastern University, il freddo fu responsabile, in qualche modo, della prima pandemia colerica del mondo. I test medici descrivono che, prima del 1816, il colera era circoscritto alla zona del pellegrinaggio sul Gange, mentre la carestia di quell'anno contribuì alla nascita di una epidemia nel Bengala, che si diffuse poi in Afghanistan e nel Nepal. Dopo aver raggiunto il Mar Caspio, l'epidemia si trasferì in occidente toccando il mar Baltico ed il Medio Oriente. La diffusione della malattia fu lenta, ma costante. -
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Mi lascio andare e anche Tu
Noi ci abbandoniamo
l'amore è fatto così...
Qui
una è la parola
E' dimenticare
dimenticare con Te.
Non ho fiato per altro perchè
l'Amore è pieno di sè
fa dimenticare
dimenticare con Te.
Qui
La parola Amore
non mi fa parlare
la posso fare con Te
e se la voglio strappare da me
è per sentire com'è
Che mi fa eccitare
la voglio dire per me
Qui
Sembra di dolore
l'urlo dell'Amore
e in attesa del mio
ci amiamo come godendo un addio
Mi lascio andare e anche Tu
Noi ci abbandoniamo
l'amore è fatto così.
E' la vita che vola
Come le canzoni
lo sappiamo com'è
cantare è come godere per un addio
Ci abbandoniamo perchè
ci lasciamo andare
l'Amore è fare così...
QUI...
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La nube di cenere arriva sull'Italia
Chiusi gli spazi aerei fino alle 14.
Voli cancellati, caos e milioni di danni.
LONDRA, 17 Aprile, 2010
Prosegue l’avanzata in Europa nella mega nuvola di cenere islandese che arriva anche sull'Italia. Nella tarda serata di ieri l’Enac ha disposto la chiusura dello spazio aereo di tutto il Nord «fino ai 35 mila piedi, cioè 10.668 metri, dalle ore 6 alle 14 di oggi».
In tutti gli aeroporti del Nord, nella fascia oraria indicata, gli unici voli autorizzati saranno quelli di emergenza. L’autorità dell’aviazione civile italiana, in una nota, ha spiegato che la decisione è volta a «garantire la massima sicurezza dei voli italiani» dopo le informazioni aggiornate fornite dal bollettino sullo spostamento della nube provocata dall’eruzione vulcanica in Islanda. Tutti gli aeroporti del Nord Italia, come Torino Caselle, Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo, Venezia e Bologna, sono quindi chiusi al traffico.
L’Italia diventa così l’ultima tappa della lunga marcia della mega nuvola che ieri ha investito gran parte dei paesi dell’Europa orientale. Dopo 24 ore di black out in gran parte degli aeroporti del Nord Europa, con ripercussioni sui viaggi in tutto il mondo, le compagnie aeree cominciano a fare i conti dei danni, quantificandoli in duecento milioni di dollari al giorno, mentre i metereologi non fanno prevedere nulla di buono per le prossimo 24 ore. E fra gli esperti si fa sempre più netta la sensazione che questa crisi superi di gran lunga quella provocata dall’attacco alle torri gemelle di New York quando per tre giorni vennero annullati tutti i collegamenti aerei fra Usa ed Europa.
Eurocontrol, l’organismo per la sicurezza aerea che raccoglie quaranta paesi Ue e non, fa sapere che non ci si possono attendere cambiamenti significativi nelle prossime 24 ore. «È la peggiore emergenza che abbiamo visto. In confronto l’11 settembre non è stato un grosso problema», spiega Giovanni Lenti, uno degli operatori impegnati a fronteggiare l’emergenza vulcano. Molti paesi che hanno chiuso il proprio spazio aereo già da ieri manterranno la restrizione almeno fino a questa mattina. È il caso di Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio. Olanda. A questi si sono aggiunti Austria, Romania, Paesi baltici, Repubblica ceca. È andata un po' meglio all’Irlanda e alla Svezia che ieri hanno potuto riprendere l’attività. Anche la Polonia è off limits, gettando un’ombra sull’organizzazione dei solenni funerali del presidente Lech Kaczynski, deceduto insieme alla moglie e ad una delegazione di 94 persone in un incidente aereo la scorsa settimana, ai quali quale dovrebbe partecipare un numero senza precedenti di delegazioni internazionali. La sicurezza dei passeggeri non è in discussione, ribadiscono come un mantra al quartier generale di Eurocontrol, sottolineando che le misure di interdizione al volo valgono per tutti i voli commerciali.
Ieri il bollettino è ulteriormente peggiorato, per oggi regna l'incertezza. Dei 29.500 voli previsti ne sono partiti in tutto circa 10.500, dimezzando il traffico passeggeri in Europa. Lunedì prossimo ci sarà un consulto in teleconferenza fra Eurocontrol, gli stati che vi aderiscono, la Commissione Ue e le competenti organizzazione dei controllori di volo per fare il punto dell’emergenza per essere pronti per la ripresa non appena gli effetti della nuvola si faranno sentire di meno. Gran parte delle compagnie aeree sono riuscite a far rientrare i propri mezzi ed equipaggi e quindi sono sostanzialmente pronte a riprendere il traffico non appena i cieli verranno riaperti.
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.CITAZIONE (Flora- @ 14/4/2010, 23:15)così , di getto , mi viene in mente una canzone di Zucchero ( Sugar ) Fornaciari : MENTA E ROSMARINO
Che ci sia qualche attinenza ?La valorizzazione di tutto quello che ci appartiene: i nostri luoghi, il paesaggio, i personaggi, i racconti, la storia comune, la mentalità, l’insieme delle regole condivise e poi ancora la lingua (il dialetto), i profumi, le voci, gli odori, le rabbie, le canzoni,le leggende, i gusti, le paure, gli incontri, le politiche, le contaminazioni e tutto quello che concorre a formare la nostra identità culturale...
Sister...questa è la spiegazione di ''Sugar'' in persona...
In parole povere...un tocco di “gusto, profumo e sapore” alle cose del Nostro paese...
Mah...se lo dice Lui...
Leggendo il testo noto pur Io molte attinenze con Scarborough Fair...
...di "Amor perduto" si parla...
Hai fatto centro Flo...
Edited by Lottovolante - 13/10/2010, 14:30 -
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Il brano, uno dei più famosi di Simon & Garfunkel, è tratto da una ballata inglese di epoca medievale, che il celebre duo folk ha ripreso (in parte) e arrangiato magistralmente, facendone un classico intramontabile, intervallando le parole originale con altre composte da Simon & Garfunkel (Canticle), di chiara impostazione pacifista, che si pongono a contrasto con la vecchia ballata.
Ma cosa andava a fare il protagonista alla fiera di quella città, e perchè erano così importanti prezzemolo, salvia, rosmarino e timo, le spezie citate nell'inciso del brano (parsley, sage, rosemary and thyme)?
La versione di Simon & Garfunkel con la traduzione separata per le due parti
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary & thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine
Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordarmi alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me
Tell her to make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary & thyme
Without no seams nor needlework
Then she'll be a true love of mine
Dille di cucirmi una camicia di lino
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
senza giunture e senza usare l'ago per cucire
e lei sarà un vero amore per me
Tell her to find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary & thyme
Between the salt water and the sea strand
Then she'll be a true love of mine
Dille di cercarmi un acro di terra
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
tra l’acqua salata del mare e la sponda
e lei sarà un vero amore per me.
Tell her to reap it in a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary & thyme
And to gather it all in a bunch of heather
Then she'll be a true love of mine
Dille di mettere il raccolto in un sacchetto di pelle
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
e di legarlo tutto assieme in un mazzetto di erica
e lei sarà un vero amore per me.
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary & thyme
Remember me to one who lives there
She once was a true love of mine
Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordarmi alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me.
Canticle
Sulla costa di una collina nel verde profondo della foresta
seguendo un passero sul suolo innevato
(sotto) coperte e lenzuola un bambino di montagna
dorme incurante dei clamori che chiamano
sulla costa di una collina, una spruzzata di foglie
sparse sul terreno con così tante lacrime
Un soldato smonta e pulisce un fucile
grida di guerra, infiammano di luce scarlatta i battaglioni
i generali ordinano ai loro soldati di uccidere
e di combattere per una causa che hanno dimenticato da molto tempo
Quindi le due canzoni intervallate, sullo stesso bellissimo tema musicale della ballata tradizionale, mettono a confronto una immagine di guerra senza senso (sono gli anni della guerra del Vietnam) con le semplici parole della ballata tradizionale, che rimandano ad un mondo sereno ed equilibrato, anche se non mancano le pene d'amore, quasi un obiettivo, un mondo lontano e felice da riconquistare.La storia e la traduzione della canzone tradizionale
Ovviamente si tratta di un tipico brano tradizionale e popolare, di autore ignoto, del quale esistono molte trascrizioni, in numerose raccolte di musica popolare.
Il testo riportato sotto è quello completo della versione più comunemente usata, dal quale Simon & Garfunkel hanno tratto una parte dei versi che hanno cantato nel loro brano, intervallati a Canticle. E' la versione cantata dal grande folk-singer inglese, e pioniere del recupero della tradizione popolare, Martin Carthy, che probabilmente Simon ha potuto ascoltare durante il suo soggiorno londinese a metà anni '60, anche l'arrangiamento ha assonanze con quello usato da Carthy.Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme
Remember me to one who lives there
For once she was a true love of mine
Stai andando alla Fiera di Scarborough?
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ricordarmi alle persone che vivono là
lei un tempo era un vero amore per me
Have her make me a cambric shirt
Parsley, sage, rosemary and thyme
Without no seam nor fine needle work
And then she'll be a true love of mine
Dille di cucirmi una camicia di lino
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
senza giunture e senza usare l'ago per cucire
e lei sarà un vero amore per me
Tell her to weave it in a sycamore wood lane
Parsley, sage, rosemary and thyme
And gather it all with a basket of flowers
And then she'll be a true love of mine
Dille di tesserlo in un sentiero tra la foresta di sicomori
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
e raccogli tutto assieme con un cesto di fiori
e lei sarà un vero amore per me
Have her wash it in yonder dry well
Parsley, sage, rosemary and thyme
where water ne'er sprung nor drop of rain fell
And then she'll be a true love of mine
Dille di lavarla bene lasciandola del tutto asciutta
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
dove l'acqua non sgorga mai e dove non cade una goccia di pioggia
e lei sarà un vero amore per me
Have her find me an acre of land
Parsley, sage, rosemary and thyme
Between the sea foam and over the sand
And then she'll be a true love of mine
Dille di cercarmi un acro di terra
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
tra l’acqua salata del mare e la sponda
e lei sarà un vero amore per me.
Plow the land with the horn of a lamb
Parsley, sage, rosemary and thyme
Then sow some seeds from north of the dam
And then she'll be a true love of mine
Dille di arare la terra con il corno di un agnello
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
quindi getta i semi dal lato nord della diga
e lei sarà un vero amore per me.
Tell her to reap it with a sickle of leather
Parsley, sage, rosemary and thyme
And gather it all in a bunch of heather
And then she'll be a true love of mine
Dille di mettere il raccolto in un sacchetto di pelle
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
e di legarlo tutto assieme in un mazzetto di erica
e lei sarà un vero amore per me.
If she tells me she can't, I'll reply
Parsley, sage, rosemary and thyme
Let me know that at least she will try
And then she'll be a true love of mine
Se dirà di non poterlo fare, io risponderò
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
fammi sapere che lei almeno ci proverà
e lei sarà un vero amore per me.
Love imposes impossible tasks
Parsley, sage, rosemary and thyme
Though not more than any heart asks
And I must know she's a true love of mine
L'amore richiede prove impossibili
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
ma nulla di più di quanto chiede ogni cuore
e io devo sapere che lei è un vero amore per me
Dear, when thou has finished thy task
Parsley, sage, rosemary and thyme
Come to me, my hand for to ask
For thou then art a true love of mine
Cara, quando avrai finito il tuo lavoro
prezzemolo, salvia, rosmarino e timo
vieni da me, per chiedere la mia mano
perché tu allora sarai un vero amore per me.La antica città di Scarborough e la sua fiera
Scarborough era (ed è) una città portuale situata nello Yorkshire, a Nord del capoluogo York, che si affaccia sul Mare del Nord. In origine era un insediamento vichingo, risalente ad oltre mille anni fa, e aveva il nome di Skartha per i vichingi, diventata poi Skarthaborg (borg = città, dal termine latino germanizzato) e poi Scarborough in dizione inglese. La buona posizione ne fece un frequentato porto commerciale nel medio evo, quando ripresero vigore i traffici per mare.
Da questa attitudine commerciale nasceva la Fiera di Scarborough, famosa in tutta la Gran Bretagna del medio evo, che durava 45 giorni ogni anno, dalla metà di agosto sino a fine settembre, attirando commercianti e gente comune da tutta l'Inghilterra e anche dall'estero. Negli anni successivi la importanza della fiera è andata declinando, assieme a quella della cittadina, che ora è una tranquilla località della provincia inglese.Spiegazione del testo della canzone tradizionale
Si tratta di una canzone che parla di un abbandono e di un amore impossibile. Il personaggio che canta i versi chiede alla sua amata una serie di prove impossibili, ma molto domestiche, in linea con la ispirazione e la ambientazione popolare del testo, come presupposto perché il loro amore possa avverarsi. Le prove quindi sono per la donna, così come addirittura è la donna che alla fine dovrebbe chiedere la mano all'amante che le chiede le prove d'amore.
Poiché siamo nel periodo dell'amore angelicato, dell'uomo disposto ad adorare e ad aspettare per tutta la vita la sua amata, e questa poetica influenzava anche la canzone popolare, che dalle arie nobili traeva ispirazione, è probabile che si tratti di una inversione. In altre parole la canzone parla di una serie di situazioni paradossali e impossibili proprio per significare poeticamente che l'amore è finito, è impossibile, l'abbandono è consumato, o forse c'è un impedimento esterno insuperabile, lei è promessa ad un altro, o è già sposata, quanto viene chiesto non potrà mai essere realizzato, e quindi questo è un modo poetico di congedarsi da questo amore infelice. Lasciando però una speranza, una porta aperta, con il bellissimo verso "L'amore richiede prove impossibili / ma nulla di più di quanto chiede ogni cuore": in altre parole l'amore non è razionalità, tutto è possibile, anche l'impossibile, e quindi forse da questo messaggio all'amata nascerà veramente "un vero amore" per il romantico trovatore medievale.
E infine perché l'ambientazione e il riferimento alla fiera? Era un tempo di comunicazioni scarse, e la fiera, soprattutto se così lunga, era uno strumento di comunicazione. Il protagonista ha incontrato un viaggiatore che sta andando alla fiera, lui evidentemente ne è lontano, o non può andarci di persona. La sua amata forse vive lì, forse anche lei dovrà andare alla fiera, per il suo lavoro, per accompagnare la sua famiglia o per qualche altro motivo. E' il tema quindi del messaggio affidato a un messaggero d'amore, un viaggiatore, un commerciante che, forse e se la fortuna vorrà, arriverà all'amata, non essendoci telefoni, telefonini o e-mail per raggiungerla in modo più agevole.Parsley, sage, rosemary and thyme: cosa significa il richiamo alle quattro erbe
Parsley, sage, rosemary and thyme: cosa significa il richiamo alle quattro erbe...
Sono altrettanti simboli delle virtù che il cantore chiede alla sua amata, sono simboli un po' come oggi potrebbero le rose rosse (passione) o il giglio bianco (purezza) e così via.
Il prezzemolo era allora più che un condimento un'erba officinale, indicata per favorire la digestione e cacciare il cattivo umore. Simboleggia quindi la possibilità di allontanare i dispiaceri e l'amarezza dalla vita.
Anche la salvia era un'erba officinale, indicata come rinvigorente. Simboleggia quindi la forza.
Molti sono i simboli associati al rosmarino. Simboleggia il ricordo e la capacità di non dimenticare perché, secondo credenze risalenti alla antica Roma, era sufficiente un ramoscello sotto al cuscino la notte per rafforzare la memoria. Simboleggia la fedeltà, perché sin dai tempi della antica Grecia era usanza adornare con ramoscelli di rosmarino l'acconciatura delle spose. Infine la pianta del rosmarino è forte e resistente, sebbene cresca lentamente e all'inizio con difficoltà, e quindi simboleggia tradizionalmente l'amore femminile.
Il timo rappresenta infine il coraggio, probabilmente per presunte proprietà dei decotti derivati da questa pianta, ed era usato per adornare le armi dei cavalieri dell'epoca.
Quindi diventa chiaro il significato del celebre verso e inciso: l'amarezza tra loro deve essere scacciata dal prezzemolo, la salvia deve dare loro la forza di sopportare la separazione, il rosmarino deve dare a lei la fedeltà di aspettarlo, e il timo il coraggio di affrontare le prove impossibili per arrivare o tornare da lui
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C’è un nastro pieno di parole....
Trattiene anche il respiro
e quando lo riavvolgi...
Nelle pause di silenzio
ascolti
tutto quello che non si è detto..
Abbracciami con la mente...
Non so dove trovarti
Non so come cercarti
Ma sento una voce che
Nel vento parla di te
Quest' anima senza cuore
Aspetta te
Adagio
Le notti senza pelle
I sogni senza stelle
Immagini del tuo viso
Che passano all' improvviso
Mi fanno sperare ancora
Che ti trovero
Adagio
Chiudo gli occhi e vedo te
Trovo il cammino che
Mi porta via
Dall' agonia
Sento battere in me
Questa musica che
Ho inventato per te
Se sai come trovarmi
Se sai dove cercarmi
Abbracciami con la mente
Il sole mi sembra spento
Accendi il tuo nome in cielo
Dimmi che ci sei
Quello che vorrei
Vivere in te
Il sole mi sembra spento
Abbracciami con la mente
Smarrita senza di te
Dimmi chi sei e ci crederò
Musica sei
Adagio
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Apri il tuo cuore
che cosa senti?
che cosa senti?
...è reale...
Edited by Lottovolante - 12/4/2011, 22:40